Esistono delle regole da seguire con attenzione per la propria salute. Ecco quando è meglio non rischiare con i cibi scaduti.
Quando facciamo la spesa una delle tante cose a cui dover fare necessariamente attenzione è quella della scadenza.I cibi e gli alimenti non sono affatto “eterni” e anche quelli a lunga conservazione prima o poi possono andare a male.
Fortunatamente abbiamo un segno di scadenza per ogni prodotto che ci dà preziose informazioni. Sebbene alcuni prodotti potrebbero essere consumati anche dopo la scadenza, per altri non è così. Ecco quindi quando è possibile rischiare con i cibi scaduti e quando invece è meglio non farlo.
Secondo quanto indicato dalla legge italiana, su tutti i prodotti alimentari (tranne alcune rare eccezioni) deve esserci una data di scadenza che indica quando un cibo può essere consumato. Questo perché all’interno dei cibi potrebbero formarsi dei batteri e delle sostanze nocive che possono attentare non poco alla nostra salute.
Il consiglio, quindi, è quello di attenersi sempre alla dicitura “Da consumarsi entro“. Tuttavia, ci sono dei cibi che, anche se scaduti, possono essere consumati, mentre altri assolutamente no. Alcune confezioni di prodotti riportano il tempo minimo di conservazione, il quale non implica che, entro una determinata data devono essere consumati i prodotti interessati.
Ma viene riportato solamente l’anno di scadenza: si tratta dei prodotti a lunghissima conservazione. Ad ogni modo, quando abbiamo del latte fresco scaduto non è mai consigliabile consumarlo dopo che questo sia scaduto. Tuttavia, se vogliamo utilizzarlo nell’ultimo giorno di scadenza, allora possiamo usarlo per realizzare dolci o comunque cibi da cuocere o bollire.
Anche i formaggi freschi vanno consumati entro la data di scadenza, mentre quelli stagionati possono essere consumati anche dopo alcuni giorni, occasionalmente rimuovendo eventuali muffe. Buone notizie invece per i surgelati. Se congelati in maniera corretta, potrebbe essere possibile consumarli anche entro due mesi dalla data di scadenza.
Tuttavia ci sono delle eccezioni a cui fare attenzione, come ad esempio i gamberetti che, se scaduti, non devono essere assolutamente consumati. Anche la pasta, se scaduta, potrebbe essere consumata, ma non oltre uno o due mesi dalla data di scadenza (comunque molto lunga).
Stesso discorso per i crackers o i biscotti, mentre l‘olio extravergine d’oliva potrebbe essere consumato anche fino a 8 mesi dopo la sua data di scadenza. E tu eri a conoscenza di tutte queste informazioni?
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