Legge 3/2012: un’ancora di salvezza per privati, professionisti e imprenditori nel mare dei debiti.
Nella tranquilla cittadina di Bedizzole, nel cuore della provincia di Brescia, una storia sta catturando l’attenzione di molti. È la storia di un commesso di quarant’anni, marito e padre di quattro figli, il cui destino sembrava essere stato sigillato da un debito soffocante di 80.000 euro. Tuttavia, una legge conosciuta come la “salva suicidi”, ha gettato una luce di speranza su di lui.
Tutto è iniziato nel 2017 quando si è lasciato travolgere dalle tentazioni del consumo, acquistando una nuova auto e mobili per la casa. Ma, a causa delle avversità finanziarie, il rimborso di questi debiti si era rivelato un ostacolo insormontabile. Nel 2018, disperato e senza via d’uscita, aveva cercato l’assistenza di un avvocato per invocare la “salva suicidi,” una legge che rappresenta una boccata d’aria per chi si trova in una situazione simile.
Il segreto della legge risiede nella sua capacità di alleggerire il peso dei debiti finanziari che soffocano la vita delle persone oneste. L’uomo ha versato con costanza 350 euro al mese per ben quattro anni, accumulando un totale di 16.800 euro. Ma l’importante novità è che il tribunale ha cancellato il restante debito di 60.000 euro.
L’avvocata Monica Pagano, che ha assistito il nostro protagonista, spiega che questa legge è un faro di speranza per le persone oneste in difficoltà finanziarie. Nessuno dovrebbe essere condannato a vita per debiti che superano di gran lunga le proprie possibilità economiche.
Questo è solo uno dei tanti casi in cui la salva suicidi ha illuminato il cammino di chi era stato inghiottito dai debiti. Un imprenditore di Gabicce Mare, per esempio, è riuscito a liberarsi da un debito di 15 milioni di euro grazie a questa legge.
La pandemia, il caro energia e la vendita hanno portato sempre più persone a chiedere aiuto alla legge salva suicidi negli ultimi anni. Come funziona questa legge? L’articolo 6 della legge 3/2012 definisce il sovraindebitamento come uno “squilibrio persistente tra gli obblighi assunti e il patrimonio liquido disponibile per farvi fronte”. La legge è rivolta a individui, professionisti e imprenditori che non sono stati dichiarati falliti nei tre anni precedenti la richiesta di aiuto. È un faro di speranza per chi si trova in una situazione finanziaria disperata e offre una seconda possibilità di ripartire da zero.
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