Il Real Albergo dei Poveri di Napoli sarà finalmente riqualificato, dopo tanti anni di abbandono. I cittadini napoletani potranno riappropriarsi di una delle opere più storiche di Napoli.
I lavori per la costruzione dell’Albergo dei Poveri sono durati tantissimi anni. Sono partiti nella metà del Settecento e sono terminati soltanto nel 1819, quando l’architetto che aveva disegnato i primi progetti, Ferdinando Fuga, era ormai già morto da diversi decenni. Pur essendo molto imponente, il progetto iniziale sembrava avere dimensioni addirittura maggiori rispetto a quelle che conosciamo oggi, poi ridimensionate nel corso degli anni per questioni di costi e di spazi.
Questa struttura ha ospitato numerosi bisognosi, soprattutto orfani, ma è stata sfruttata come scuola di musica. Con il passar degli anni, pur mantenendo la sua principale attività di luogo di ristoro per le persone meno facoltose, l’Albergo dei Poveri è stato anche un tribunale per minorenni, un cinema e al suo interno sono stati riservati alcuni spazi agli uffici dei Vigili del Fuoco o ad alcune attività sportive. L’edificio è stato danneggiato dal terremoto del 1980 e negli ultimi anni ha vissuto anni di abbandono e di degrado. Adesso sembra che sia arrivata finalmente una svolta.
L’Albergo dei Poveri è una struttura che si impone su Piazza Carlo III ed è una delle più grandi della città. Dopo anni di gestione complicata e di polemiche, tra qualche anno riceverà il restauro che i cittadini partenopei aspettavano da tempo. Il sindaco Gaetano Manfredi ha annunciato la partenza dei lavori di riqualificazione già nei prossimi mesi, con la chiusura dei cantieri prevista entro la fine del 2026.
Un’ottima notizia, dunque, che il sindaco ha commentato con grande entusiasmo durante una cerimonia alla quale hanno partecipato anche alcune cariche del governo, come il ministro Sangiuliano. L’Albergo dei Poveri diventerà un grande centro culturale, in grado di ospitare centinaia di persone contemporaneamente. Al suo interno ci sarà anche una sezione distaccata del MANN (Museo Archeologico Nazionale di Napoli), nella quale ospitare alcune opere che non riescono a trovare spazio nella sede principale.
Inoltre, grazie alla collaborazione dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, ci sarà anche una grande biblioteca, accessibile a tutti. Il sindaco ha annunciato anche la volontà di aprire delle scuole di alta specializzazione e uno studentato in alcune delle aree attualmente abbandonate della struttura. Sarà un’opera di riqualificazione lunga e complicata, ma finalmente l’Albergo dei Poveri sta per rivedere la luce dopo anni di buio.
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