I tagli che si possono avere per l’importo dell’Imu 2023, ecco quelli sono le agevolazioni che consentono riduzioni consistenti.
L’Imposta municipale propria (Imu) è la tassazione sulla proprietà di un bene immobiliare detenuto a qualsiasi titolo, quindi può capitare che a doverla versare non sia il proprietario, ma chi la detiene con un diritto reale di proprietà. La tassa si paga anche su terreni agricoli, locali commerciali e aree edificabili.
L’imposta si paga sulle prime case con l’esclusione di quelle che non fanno parte delle categorie catastali A/1, A/8 e A/9 (abitazioni di lusso) e che sono utilizzate come abitazione principale del nucleo familiare, cioè dove il contribuente e la sua famiglia hanno dimora abituale e residenza anagrafica. Ma quali sono le altre agevolazioni previste dalla normativa?
Le agevolazioni esistenti per pagare in misura ridotta l’Imu 2023
Diciamo immediatamente che non vi sono veri e propri bonus sul pagamento dell’Imposta municipale propria, ma una serie di agevolazioni e riduzioni che si applicano in determinati casi. Uno dei primi che va ricordato è la riduzione dell’imposta del 50% per le case concesse in comodato d’uso gratuito ai parenti in linea diretta, con contratto regolarmente registrato, quindi, da genitori a figli.
La casa in questione deve essere la residenza principale di chi la riceve in comodato, chi la concede non deve avere altri immobili in Italia oltre quello ceduto, l’abitazione non deve rientrare nelle categorie catastali di lusso, chi cede l’immobile deve avere la residenza e dimorare nello stesso comune dove è ubicato l’immobile ceduto.
Un taglio del 50% dell’Imu si ha anche in caso di immobili dichiarati inagibili (quindi non utilizzabili) e per quelli di interesse storico e artistico. Altra importante agevolazione è concessa a chi affitta in canone concordato, in questo caso lo sconto è del 25% sull’Imu che deve versare il proprietario. Circostanza da ricordare si ha in caso di abitazione coniugale assegnata dal giudice a un coniuge.
In questo caso il coniuge costretto ad allontanarsi dall’abitazione, cambiando residenza, non è obbligato al versamento dell’Imu anche se risulta essere proprietario dell’immobile. Il diritto all’esenzione per il coniuge che deve abbandonare la casa è stato di recente ribadito da una sentenza della Cassazione.
Infine da ricordare l’esenzione che spetta ai disabili e agli anziani accolti in una struttura di riposo, se tuttavia siano l’anziano o il disabile siano ricoverati in maniera permanente nella casa di riposo, l’immobile di proprietà della persona ricoverata deve essere assimilato all’abitazione principale da una delibera del Comune. Inoltre la casa non deve essere affittata, per non perdere l’esenzione.