San Gennaro non è l’unico a Napoli per il prodigio; c’è un Monastero in cui si ripete ogni martedì e tutti lo possono vedere.
Napoli è una splendida città dai mille volti, tutti da esplorare e da vedere almeno una volta nella vita! Dal mare che la tocca, al suo vulcano, dai vicoli vitali alla Napoli sotterranea scavata nel tufo; tutto in questa città magica è patrimonio culturale ed artistico. Anche la devozione religiosa fa parte di Napoli: in ogni angolo nei vicoli ci sono edicole antiche e moderne che testimoniano la fede di questo popolo tra religione e paganesimo. San Gennaro infatti è il patrono di Napoli e il suo prodigio ogni anno è atteso da tutti i napoletani.
Ma non tutti sanno che esiste anche una compatrona della città anche lei prodigiosa come San Gennaro ma meno conosciuta dai più. Santa Patrizia, Patrocinia, proveniva dalla famiglia imperiale di Bisanzio e per sfuggire alle nozze si rifugiò a Napoli. Partì da qui alla volta di Roma dove prese i voti; rinunciò ad ogni diritto sulla corona imperiale e a Costantinopoli distribuì i suoi averi ai poveri.
In un viaggio via mare verso la Palestina una tempesta la portò a Napoli nel luogo dove ora c’è Castel dell’Ovo e qui morì giovane per una fulminante malattia. La sua salma fu deposta su un carro trainato da buoi senza guida, questi spontaneamente la portarono in un luogo sacro e qui venne sepolta.
Nel 1625 Santa patrizia venne nominata patrona di Napoli e la sua statua d’argento posta nel Duomo, le venne dedicato un monastero che poi fu soppresso. Una sua devota riuscì a creare una comunità dedicata alla Santa e pose la sua sede ufficiale nel Monastero di San Gregorio Armeno. Dove ora sono conservate le sue reliquie; il giorno dedicato a Santa Patrizia è il 25 agosto. Come il più famoso San Gennaro anche il sangue di Santa Patrizia è soggetto a liquefazione.
Il prodigio avviene nel giorno dedicato alla Santa ma può anche capitare ogni martedì, fenomeno a cui tutti possono assistere. Nella data del 25 agosto viene celebrato una messa dall’Arcivescovo di Napoli in cui si attende il prodigio: una volta avvenuto, viene permesso ai fedeli di rendere omaggio alla Santa baciando l’ampolla contenente il sangue liquefatto, esposta da una suora nel chiostro del Monastero. Questo prodigio insieme a quello di San Gennaro è uno dei pochi su cui la Chiesa non si è ufficialmente pronunciata.
Conferenza stampa di vigilia per il tecnico dei partenopei a 48 ore dalla sfida di…
Un decesso improvviso e inspiegabile. Sono in corso le indagini sulla tragedia avvenuta nella serata…
A San Gregorio Armeno ci sono dei nuovi personaggi nei presepi e tra poco tutto…
Caserta: al via l’installazione di 22 nuove telecamere per la smart mobility. La nota della…
Un drammatico caso di violenze familiari ha portato alla luce un vasto sistema di usura…
La situazione sta degenerando giorno dopo giorno. Le aggressioni sono in forte aumento e le…