Negli ultimi anni c’è stata un’espansione dei fornelli a induzione nelle case degli italiani. Ecco quali sono i pro e i contro.
Il piano cottura è un dispositivo fondamentale per la cucina di un’abitazione, poiché è in grado di riscaldare e di cuocere gli alimenti. Qual è allora l’origine di questo indispensabile dispositivo? Innanzitutto, il piano cottura più diffuso è quello a gas, infatti fu inventato nel lontano 1826 da James Sharp. In quell’epoca, le cucine ottocentesche erano delle stanze piene di calore, di umidità, di fumo e di fiammate che accecavano i famosi cucinieri. Ovviamente, l’invenzione del nuovo dispositivo iniziò a diffondersi molto lentamente nelle abitazioni dei più ricchi.
Non a caso nell’800 il gas veniva utilizzato esclusivamente per l’illuminazione pubblica, perciò la prima vera espansione del piano cottura arrivò solo nel 1884. Nell’attuale epoca, invece, l’induzione sta cominciando a muovere i suoi primi passi nelle cucine italiane.
Ultimamente, sempre più persone stanno optando per il piano cottura a induzione, soprattutto perché consuma meno, è più veloce ed è persino più sicuro rispetto al piano cottura a gas. Gli innovativi fornelli a induzione adoperano l’energia elettrica per riscaldare gli alimenti, quindi il consumo incide esclusivamente sulla bolletta della luce.
Ovviamente, questa tecnologia riduce i tempi di cottura e, di conseguenza, il consumo di elettricità. Come funzionano allora questi dispositivi tecnologici? Innanzitutto, il piano cottura è realizzato in vetroceramica, sotto il quale sono presenti delle bobine alimentate dall’energia elettrica.
Ciò che sorprende maggiormente di questa invenzione è la cottura, che avviene senza una fonte di calore. Infatti, i fornelli rimangono freddi anche quando sono accesi. Com’è possibile? In realtà, i fornelli a induzione riescono a creare un campo magnetico, che a sua volta entra in contatto con il materiale ferroso delle pentole. Dopodiché, si verifica un fenomeno fisico in grado di generare calore e di cuocere il cibo in pochissimo tempo.
Chiaramente, questa operazione consente di risparmiare molti soldi e, al contempo, di immettere meno CO2 nell’atmosfera. Pertanto, i pro del piano cottura a induzione sono molteplici, alcuni dei quali riguardano l’ambiente, l’uniformità del calore, la facilità nell’utilizzo, la sicurezza e la minima dispersione del calore.
Più specificatamente, questo innovativo sistema diffonde il calore in modo omogeneo e riduce al minimo la dispersione. E non solo: il punto di ebollizione viene raggiunto in soli due minuti. Per quanto riguarda i contro, cioè gli aspetti negativi, c’è la delicatezza del piano cottura, il costo elevato del dispositivo, l’utilizzo di specifiche pentole ed infine il consumo energetico. Pertanto, bisogna ricordare che ogni fornello consuma circa 1.200-2.500 W.
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