Pensioni, a dicembre la Tredicesima sarà più alta dell’anno scorso: ecco di quanto

Il mese di dicembre regalerà pensioni più alte grazie alla tredicesima e all’eventuale Bonus aggiuntivo. Scopriamo a quanto ammonterà l’aumento.

Lavoratori dipendenti e pensionati a dicembre riceveranno la tredicesima, la mensilità aggiuntiva che premia in attesa delle vacanze di Natale.

Tredicesime più alte, per chi
Tredicesime più alte, per chi (Napoli.cityrumors.it)

Tra pochi giorni i pensionati potranno prendere visione sul portale dell’INPS del cedolino della pensione del mese di dicembre. Conosceranno, così, l’importo erogato l’ultimo mese dell’anno. Sicuramente ci saranno delle piacevoli sorprese per vari motivi. Innanzitutto arriverà la tredicesima, la mensilità aggiuntiva che arriva come un regalo di Natale in anticipo. L’importo è pari alla retribuzione lorda mensile per il numero dei mesi in cui si è percepita la pensione diviso dodici.

Poi ci sarà il Bonus tredicesima ad arricchire la pensione di chi rispetta determinati limiti reddituali. Parliamo di una pensione annua entro i 7.327,32 euro. L’importo aggiuntivo di 154,94 euro spetta a chi riceve una pensione INPS escludendo i trattamenti assistenziali, le pensioni dei dipendenti di enti creditizi, dei dirigenti d’azienda e dei trattamento senza natura di pensione.

Infine, non dimentichiamo l’anticipo del conguaglio legato all’inflazione 2022. Proprio questo intervento permetterà di ricevere una pensione e una tredicesima più ricca.

Come aumentano le pensioni a dicembre tra tredicesima e conguaglio

Il Decreto Anticipi del 16 ottobre 2023 ha stabilito l’anticipo del conguaglio dell’adeguamento degli assegni pensionistici all’inflazione reale del 2022. La stima a gennaio è stata del 7,3% ma quella definitiva è stata più alta. Nello specifico la differenza è dello 0,8%. 

Tredicesima più alta a dicembre
Il conguaglio aumenta le pensioni (Napoli.cityrumors.it)

Sia la pensione che la tredicesima avranno un importo maggiore a dicembre, dunque, per la perequazione dei trattamenti pensionistici in base all’inflazione 2022. Il DL Anticipi, infatti, ha anticipato il conguaglio da gennaio 2024 al 1° dicembre 2023.

L’incremento sarà, come detto, dello 0,8% ossia la differenza tra l’inflazione stimata al 7,3% e quella reale dell’8,1%. Non solo, a dicembre verranno erogati anche tutti gli arretrati non pagati da gennaio a novembre 2023. Lo 0,8% in più sarà applicato anche alla tredicesima.

Una puntualizzazione. La rivalutazione piena del 100% è dovuta solamente ai pensionati che percepiscono fino a 4 volte il trattamento minimo INPS. Lo 0,8%, dunque, spetta in pieno solo a chi riceve una pensione lorda mensile entro i 2.101,52 euro. 

Tra le 4 e le 5 volte il trattamento minimo la perequazione è dell’85%. Tra 5 e 6 volte del 53%. Tra 6 e 8 volte del 47%. Tra 8 e 10 volte del 37% e, infine, oltre 10 volte il minino si avrà una rivalutazione del 32% (nel 2024 scenderà al 22%).

Concludiamo con un ultimo dettaglio. Sul cedolino sarà assente la voce delle ritenute addizionali comunali e regionali perché dilazionate sui mesi precedenti del 2023.

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