A chi si rivolge il Bonus mamme disoccupate, come richiederlo e in cosa consiste? Approfondiamo una misura che si rivela molto interessante.
Essere mamma non significa necessariamente rinunciare ad un’occupazione. Mantenere l’autonomia è importante, un Bonus aiuta in tal senso.
Le mamme hanno numerosi impegni quotidiani da affrontare. La cura dei bimbi, soprattutto se molto piccoli, richiede tempo ed energie. Le famiglie che hanno i nonni a supporto sono fortunate, perché possono contare su una figura importante per crescere i bambini.
Tante mamme, invece, devono rinunciare al lavoro perché non hanno la possibilità di lasciare il figlio. Si dedicano, così alla casa e alla famiglia in attesa che il bimbo cresca e sia più autonomo. Ci sono, però, tante altre situazioni diverse da non dimenticare, e che mettono in difficoltà le famiglie. Casi di separazione, abbandono dei minori, perdita dell’occupazione anche per il padre. Insomma, le difficoltà per le coppie con figli sono numerose, soprattutto a livello economico. Ecco perché la Manovra 2024 prevede dei pacchetti appositi di misure per le famiglie. Ma oggi ci soffermiamo su un Bonus già attivo che si rivolge alle mamme disoccupate.
Bonus mamme disoccupate, importo e requisiti
Il Bonus è dedicato alle mamme disoccupate che vorrebbero mantenere la propria autonomia. Si tratta di un assegno di maternità che i Comuni solitamente erogano e che è stato confermato per l’anno in corso.
Possono ricevere il sussidio sia le mamme disoccupate che inoccupate a condizione che siano residenti in Italia. Serve la cittadinanza italiana o comunitaria con permesso di soggiorno. A ricevere il Bonus possono essere anche i papà se presentano situazioni importanti come, ad esempio, l’abbandono del minore da parte della mamma.
Condizione necessaria per l’accesso alla misura è rispettare il limite di reddito di 19.185, 13 euro all’anno. Per quanto riguarda l’importo, la somma è di 383,46 euro al mese per un massimo di cinque mesi. In un anno, dunque, se percepiranno al massimo 1.917,30 euro. Inoltre, per accedere al Bonus occorre non bisogna percepire nessuna forma di sussidio come la disoccupazione, la pensione, l’integrazione per la malattia.
Arriviamo all’inoltro della domanda. Gli interessati devono presentare l’istanza di accesso alla misura al proprio Comune di residenza senza dimenticare di allegarvi i documenti necessari per dimostrare di aver diritto all’agevolazione. Ci sono delle tempistiche da rispettare.
La domanda dovrà essere inoltrata entro sei mesi dalla nascita del bambino o dalla data di adozione/affido dello stesso. A verificare l’idoneità del richiedente sarà l’ente sociale.
