“Vedi Napoli e poi muori”, si dice sempre questo detto, per esaltare la bellezza della città. Ma ci sono altre curiosità legate a questo luogo così magico e ricco di tradizioni.
La città di Napoli pullula di bellezze ed è una destinazione di viaggio amata da tutto il mondo. Il grande scrittore tedesco Goethe, quando visitò la città per la prima volta, rimase talmente attratto dalla magia dei suoi vicoli, palazzi, piazze, ma anche dalla gente, che coniò una frase la quale è rimasta famosa ed è la sintesi della bellezza di questa città: “Vedi Napoli e poi muori” Della serie, hai visto la cosa più bella al mondo e adesso puoi anche finire la tua vita appagato.
Ma ci sono tante curiosità legate al fascino di questa città partenopea, come spiega grandenapoli.it. Sappiamo che ogni città al mondo ha il suo simbolo iconico che la rappresenta e la contraddistingue, e anche Napoli ne ha uno: il suo incantevole golfo da cui spunta – in tutta la sua maestosità e imponenza – la “Grande Montagna” – il Vesuvio – il quale attira, ma nello stesso tempo fa molta paura.
Le “pillole” partenopee alla scoperta di Napoli
Lo spirito del folklore napoletano è O’ Munaciello, un vecchietto, piccolo e gobbo, vestito da frate domenicano. Può essere benevolo o anche dispettoso. Se il suo cappuccio è rosso porta fortuna, se invece è nero porta sciagure. Alla sua figura sono legati sempre eventi fortunati. Una figura davvero importante per la tradizione napoletana, si trova nelle botteghe artigiane napoletane, ed è un oggetto “sacro” – proprio come il classico corno rosso – spesso regalato come buon augurio.
La pizza fa parte della tradizione napoletana a tutto tondo e i napoletani ne sono molto fieri e orgogliosi. Il termine pizza venne coniato per la prima volta a Napoli nel XVII secolo poi nel 1889 nacque la famosa Pizza Margherita in onore alla Regina Margherita di Savoia, e da allora è il fiore all’occhiello delle gustose pizze napoletane. Anche i fossili e i coccodrilli fanno parte della storia di Napoli. Un coccodrillo imbalsamato giunse a Napoli dall’ Egitto e fu esposto per secoli sull’Arco di Trionfo del Castello Maschio Angioino nel cuore della città.
Vi sono due leggende legate a questo animale insolito per la cultura partenopea. La prima è che appartenesse alla Regina Giovanna II e che gli amanti di cui lei si serviva erano poi dati in pasto all’animale feroce. L’altra leggenda è che il coccodrillo divorasse i prigionieri nei sotterranei del Castello Maschio Angioino. Fatto sta è che per secoli questo animale è rimasto saldo nella tradizione napoletana.
Altra curiosità legata alla città di Napoli riguarda due servi i quali sembra avessero accettato di sottoporsi a degli esperimenti chimici di un nobile scienziato e alchimista, il Principe Raimondo di Sangro. Basti pensare anche al meraviglioso Cristo Velato, la scultura ammirata da tutto il mondo a Napoli, nella Cappella San Severo, nel cuore della città. Un Cristo che sembra vero, da cui si intravedono vene e muscoli, e pare che sia stata iniettata una sostanza chimica per renderlo così vero, quasi imbalsamato. Qualcosa che avrebbe a che fare con quegli esperimenti chimici del nobile.
La Dea Partenope, il poeta Virgilio e San Patrizia
Le curiosità legate alla città di Napoli non finiscono qui: sembrerebbe che Frankenstein sia nato a Napoli, proprio nella Riviera di Chaia. Per non parlare della famosa Sirenetta, il cui nome è Partenope ed è molto associato alla città di Napoli. Venerata come una Dea tanto che oggi stesso Napoli viene identificata e chiamata anche con il termine di Partenope. La Sirenetta arrivò alle foci del fiume Sebeto dove poi i cumani avrebbero fondato Neapolis. Sappiamo che la smorfia napoletana e il simbolismo numerico sono molto importanti nella cultura partenopea. L’importanza che i napoletani attribuiscono ai sogni e ai numeri è oramai famosa in tutto il mondo. A volte i numeri apparsi in sogno, se giocati, possono trasformarsi in una grande fortuna.
Anche lo stretto legame tra il grande poeta Virgilio e Napoli profuma di storia e magia. Non dimentichiamo che il poeta visse a Napoli per alcuni anni. Leggende, rituali magici e mistici della città di Napoli sono spesso diventati i soggetti di diversi film. Il legame tra Napoli e il Cinema è indissolubile. E non manca ancora una volta un santo, il suo sangue e il miracolo.
Non c’è solo San Gennaro con il suo miracolo del sangue sciolto, ma c’è anche un’altra santa molto venerata a Napoli. Il sangue di Santa Patrizia viene conservato insieme al suo dente. Strappato dopo la sua morte, da un soldato, il quale causò il sanguinamento della gengiva. Napoli contiene ben 200 ampolle e tra esse molte contengono il sangue dei santi. Anche il sangue di Santa Patrizia compie un miracolo ed è una protezione per i cittadini.