Lo stress da lavoro è sempre in agguato e colpisce sempre più giovani: ecco quali sono le principali due patologie che ne conseguono
Il mondo del lavoro è sempre frenetico e colmo di responsabilità, e starne al passo è davvero molto complesso. In Italia, la situazione inerente al lavoro è sempre sotto la lente di ingrandimento, e il tasso di disoccupazione resta purtroppo ancora abbastanza elevato. Motivo per il quale la soglia di povertà, e il lavoro sommerso, sono ancora delle realtà abbastanza importanti nel nostro paese. E il numero di giovani occupati potrebbe essere decisamente più alto.
Per chi ha invece un lavoro, il quotidiano da gestire può risultare talvolta molto pesante, che porta a stress e punti di burnout, ovvero di esaurimento. Sono sempre più giovani, infatti, i lavorativi che sono colpiti da stress lavorativo, e le conseguenze che ne vengono fuori possono essere davvero importanti. Ecco quali sono le principali due patologie che derivano da un forte stress lavorativo e dalla gestione delle responsabilità quotidiane.
Per chi crede di non poter essere mai colpito da stress da lavoro, potrebbe sbagliarsi di grosso. Gestire il proprio lavoro, anche se talvolta può sembrare apparentemente facile, può improvvisamente complicarsi e portare a situazioni di ingestibilità. Motivi per i quali si rischia di andare in ansia, in sovrappensiero, in timore di riuscire a gestire il carico di responsabilità che ogni giorno si è chiamati a sopportare, senza dare nemmeno troppo nell’occhio.
E il conseguente timore di sembrare non all’altezza del ruolo ricoperto non è uno scenario così lontano dalla realtà. Ma lo stress lavorativo è purtroppo una realtà con la quale bisogna combattere, e se non combattuto adeguatamente rischia di far sfociare questa condizione in due patologie che si stanno diffondendo in maniera sempre più ampia. Infatti, in agguato, sono i disturbi alimentari e il disagio psicologico.
Lo stress lavorativo si riflette pesantemente sul corpo e sulla mente. E sono sempre più i giovani che ne sono impattati. Si inizia a percepire una produttività calante, e un senso di impotenza nei confronti dei compiti da svolgere, venendo completamente prevaricati dai carichi lavorativi, senza riuscire più a gestirli. E di conseguenza, la propria autostima subisce una forte botta, portando anche casi di attacchi di panico e mal di testa.
Addirittura, si arriva anche a disagi e disturbi alimentari: si mangia poco e male e con frequenti dolori gastrointestinali. Tutto ciò è dovuto anche nel reprimere le emozioni da lavoro, che inevitabilmente sfogano come reazione a catena sul nostro corpo. Lo stress da lavoro è dietro l’angolo, bisogna quindi concedersi del tempo per sé stessi allontanando i pensieri negativi, per recuperare innanzitutto l’aspetto mentale. Dopodiché, sarà possibile gestire le ansie lavorative e i problemi che ne conseguono.
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