Con la crisi economica attuale non è difficile maturare molti debiti e si può temere il pignoramento forzato delle proprie entrate. E sull’assegno di invalidità?
La Legge contempla diverse casistiche, ma se vogliamo capire le norme inerenti all’assegno di invalidità dobbiamo approfondire, in quanto in gioco ci sono diverse regole. Infatti in molti pensano che la pensione di invalidità non sia pignorabile, e ciò è in parte vero, ma ovviamente non è sempre così semplice.
Infatti l’assegno ordinario di invalidità può essere pignorato, perché si tratta di un emolumento di tipo previdenziale e non assistenziale. La differenza è in questo caso fondamentale.
Quando un creditore avvia le azioni legali, il debitore deve provvedere al pagamento, e molto spesso questo si traduce nel pignoramento delle entrate economiche.
Alcuni tipi di pensione “speciali”, sono fortunatamente tutelate; parliamo di pensioni di inabilità civile erogate agli invalidi al 100%, così come gli assegni di invalidità concessi ai disabili dal 74 al 99%, e anche l’indennità di accompagnamento. Queste non si possono pignorare.
Invece le pensioni previdenziali (alimentate da contributi), come la pensione di inabilità ordinaria e l’Assegno ordinario, sono pignorabili, anche se la Legge stabilisce dei limiti. Perché se è vero che un debitore ha l’obbligo di pagare è anche vero che la sua sopravvivenza deve essere garantita.
Con il decreto Aiuti bis, ad esempio, è stato individuato un minimo vitale, ovvero una cifra che non può essere toccata nemmeno dai creditori, perché appunto necessaria alla sopravvivenza del soggetto, seppur debitore. Questo importo è ora il doppio della misura dell’assegno sociale, con un minimo di 1.000 euro
Significa in sostanza che solamente il denaro che supera la soglia può essere pignorato. E della soglia rimanente solo un quinto viene prelevato forzatamente. Se vogliamo fare un esempio, possiamo prendere in considerazione la cifra di 1500 euro; la parte pignorabile è 1000 euro, ovvero il doppio dell’assegno sociale. Il decimo di 1000 euro è 100 euro, e quindi al soggetto non saranno prelevati forzosamente più di 100 euro.
Dobbiamo poi ricordare che se il pensionato non supera la cifra stabilita per l’assegno sociale, il pignoramento non è possibile.
Se capita che il pignoramento viene eseguito direttamente dal conto corrente bancario, la banca è direttamente coinvolta, ma ciò non significa che non verranno rispettati i limiti. Infatti la Legge dispone anche che non si può pignorare la pensione se sul conto corrente c’è un saldo inferiore al triplo dell’assegno sociale, quindi se ci sono meno di 1500 euro.
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