E se ti dicessi che si può perdere peso raddoppiando l’apporto calorico? Ecco una dieta che devi proprio conoscere.
Siamo convinti che per dimagrire e smaltire tessuto adiposo sia necessario ridurre l’apporto calorico. Ciò consiste nel mangiare meglio e una ridotta quantità di cibo. Tuttavia questo tipo di diete dimagranti sono estremamente difficili da sostenere e la maggior parte delle persone si arrendono dopo qualche mese, recuperando rapidamente i chili persi fino a quel momento.
L’uso dei social media permette alle informazioni di circolare molto più velocemente. Tuttavia, in questo mare di informazioni bisogna essere bravi a distinguere quelle davvero attendibili dalle fake news.
Oggi vorremmo parlarvi di una dieta che sta spopolando sui social e che parte da un concetto rivoluzionario: perdere peso aumentando l’apporto calorico. È davvero possibile?
Ci siamo raccontato che per perdere peso è necessario ridurre l’apporto calorico giornaliero. Ciò vuol dire che bisogna mangiare meglio e meno. Ma dai social arriva la dieta inversa che, al contrario di quello in cui abbiamo sempre creduto fino ad oggi, propone un approccio dimagrante del tutto rivoluzionario.
Questa dieta infatti parte da un postulato completamente nuovo: mangiare di più per dimagrire. Sarebbe più corretto dire aumentare l’apporto calorico per dimagrire.
Come racconta una 24enne americana, Tyla Gomez, dopo aver affrontato una dieta restrittiva da 1250 kcal al giorno si è accorta di non riuscire a perdere peso. Ma dopo aver fatto un giro sui social media ha provato la dieta inversa, che consiste nel perdere peso aumentando l’apporto calorico giornaliero per poter ripristinare il metabolismo in seguito ad un deficit calorico.
Per mettere in pratica questa dieta è necessario consumare circa 1750 calorie al giorno allenandosi di più. Così facendo la perdita Gomez ha perso una taglia di jeans riuscendo ad entrare nei suoi jeans preferiti.
La dieta inversa prevede tre fasi chiave:
Questo metodo è diventato famoso sui social negli ultimi tempi, ma in realtà si tratta di un sistema utilizzato dai bodybuilder già all’inizio degli anni 2000. Questo approccio è un modo per attivare e accelerare il metabolismo, spingendolo a bruciare i grassi, consumando una quantità maggiore di cibo senza però prendere peso.
Tuttavia gli esperti precisano che al momento non ci sono ancora prove scientifiche dietro questo metodo e che potrebbe addirittura danneggiare il metabolismo, con il passare del tempo.
Alcuni dietologi infatti sostengono che questo sistema può essere particolarmente valido per i più giovani, perché il loro metabolismo si lascia influenzare facilmente. Ma passare da un deficit calorico ad un aumento calorico, favorisce la produzione di cortisolo: l’ormone dello stress. Questa condizione danneggia il sonno e le funzioni digestive.
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