In Italia è tempo di scioperi, trasporti, scuola e quant’altro. Nelle ultime ore, però, la mobilitazione è stata rimandata.
Momento di grandi tensioni, quello attuale, tra i lavoratori di numerose categorie e il Governo. Si manifesta per le migliori condizioni, retribuzioni e garanzie circa precisi interventi. Al momento la situazione resta infatti più che mai infuocata e in molte città sono attese grandi manifestazioni organizzate dalle più note sindacali di diversi settori professionali.
Al centro di tutto, cosi come anticipato, le istanza di milioni di lavoratori. Nelle più grandi città scoppia quindi la protesta anche se in alcuni casi il tutto sarà rimandato di qualcosa giorno rispetto a quanto deciso in precedenza. Lo scioperò, previsto, per esempio a Napoli e non solo per il 27 novembre è stato infatti posticipato al prossimo 15 dicembre. Settore in agitazione, quello del trasporto pubblico.
La notizia insomma è ufficiale lo sciopero organizzato tra l’altro a Napoli che vedrà protagonista il trasporto pubblico è stato spostato al prossimo 15 dicembre. La mobilitazione è stata proclamata dai sindacati Usb, Orsa, Sgb, Cub, Adl e Cobas. Previste, cosi come sempre ormai, due fasce protette per garantire ai cittadini di ragigungere e lasciare i posti di lavoro.
Le stesse sigle sindacali, inoltre, in merito allo sciopero previsto, a questo punto, per metà dicembre, hanno di fatto risposto in merito alla riduzione a 4 ore dell’astensione del lavoro hanno dichiarato quanto segue: “La precettazione da parte del Ministro dei Trasporti Salvini dello sciopero nazionale del Tpl di 24 ore, regolarmente indetto dalle sigle dei sindacati di base, altamente rappresentativi nel settore, è tutt’altro che inaspettata. Ciò, però, non toglie la gravità di quanto deciso da Salvini, interprete da padrone delle ferriere dell’art.8 della L.146/902″.
Il riferimento a Salvini è tutto per la lettera di precettazione del ministro provare a ridurre lo sciopero del trasposto previsto dalle iniziali 24 ore a 4, dalle 9 alle 13. Al centro della protesta, cosi come anticipato la richiesta di aumenti salariali dignitosi, migliori condizioni di lavoro, blocco delle privatizzazioni e tutela della salute e della sicurezza.
Le posizioni in merito dei sindacati sono più che mai dure, a questo punto si spinge per la grande mobilitazione contro il Governo. Lo scontro al momento si inasprisce e di sicuro c’è attesa per la grande manifestazione del settore del trasporto pubblico, a questo, del prossimo 15 dicembre, nelle maggiori città italiane.
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