Le truffe sull’assicurazione auto aumentano sensibilmente: scopriamo come funzionano e quali sono le vittime preferite dai truffatori.
L’ambito delle RC auto non è reso complesso solo dagli alti prezzi delle polizze ma anche dagli imbroglioni pronti ad inserirsi conoscendo il funzionamento di questo mondo. In soli 12 mesi gli automobilisti che hanno subito una frode o una tentata truffa sono stati oltre 2,3 milioni.
Le truffe sull’assicurazione auto sanciscono un danno altissimo, che in questo caso ammonta a circa 700 milioni di euro. Questi sono i numeri che emergono dall’indagine commissionata dal portale Facile.it agli istituti di ricerca mUp Research e Norstat. A tal proposito, il Managing Director Insurance del sito ha evidenziato che un aumento così rilevante in tempi brevi può essere dovuto all’incremento subito dagli automobilisti e dai motociclisti.
In appena un anno infatti il premio medio pagato in Italia per assicurare un auto è cresciuto del 31,5% mentre per le due ruote si parla di un rialzo del 41,4%. Dall’altra parte, gli italiani vogliono cercare di abbassare la cifra della polizza ed è proprio qui che emergono i tentativi di frode. Scopriamo come funzionano e su chi i truffatori puntano il mirino.
Come funzionano le truffe sull’assicurazione auto: attenzione alle modalità e alle vittime preferite
Le truffe sull’assicurazione auto sono tra le più conosciute dagli italiani ma nell’ultimo periodo c’è da segnalare un incremento decisamente preoccupante, spinto probabilmente dalla volontà degli automobilisti e motociclisti di abbassare la quota della polizza. In questo contesto entrano in scena i truffatori che propongono dei contratti molto vantaggiosi e che tentano i guidatori.
Dall’indagine emerge che il web sia uno dei canali più utilizzati a tal punto che il 42% delle truffe o dei tentativi sono stati fatti tramite una falsa mail che rimanda ad un portale clone. In quasi 1 caso su 4, la frode si è verificata attraverso un finto call center. A seguire si segnala un 21% per gli Sms ed un 20% del classico porta a porta. Infine, non mancano le truffe sui social o sulle applicazioni di messaggistica istantanea con rispettivamente il 9% e l’8%.
Rivolgendo lo sguardo ai profili più bersagliati da questa situazione, l’indagine evidenzia una categoria di persone con un’età compresa tra i 25 e i 34 anni, con una percentuale del 9,1%. Su base territoriale bisogna segnalare che i cittadini del Sud Italia e delle Isole sono stati maggiormente truffati (6,8%), seguiti dai residenti della zona centrale della penisola (5,9%). Se si prende in considerazione il livello di istruzione degli intervistati si scopre che i più colpiti con una percentuale del 7,8% sono le persone che hanno conseguito un titolo universitario.
Insomma, la situazione appare tanto chiara quanto critica e il consiglio è sempre quello di rivolgersi ai canali ufficiali e confrontare i vari preventivi prima di prendere una decisione. È necessario verificare ogni soluzione presente sul mercato senza farsi attirare da annunci sensazionalistici che poi risultano essere fasulli.