Si può avere l’esonero del ticket sanitario con l’invalidità del 67%? Ecco tutto ciò che devi sapere e a cos’altro hai diritto.
Una delle spese che dobbiamo affrontare in campo medico è quella del ticket sanitario. Questo è l’importo pagato dal paziente all’accettazione di un esame o visita medica, che sia in ospedale o in farmacia ritirando un farmaco. La domanda che sorge è se l’invalidità del 67% è sufficiente per non dover pagare il ticket, oltre a quali altre agevolazioni sono offerte nel caso.
La risposta è che sì, l’invalidità civile al 67% è sufficiente per non dover pagare il ticket sanitario. Questo si applica a tutte le prestazioni di diagnostica, laboratorio e prestazioni di tipo ambulatoriale garantite dall’SSN. Per quanto riguarda i medicinali, invece, quelli di fascia A sono gratuiti. Se questi hanno una nota AIFA sono gratuiti solo per chi si trova in certe condizioni di salute o economiche specifiche, mentre i farmaci di fascia C restano a pagamento.
Per richiedere l’esenzione del ticket bisogna presentare la domanda all’ASL. A questa andrà allegata una copia del documento d’identità, la tessera sanitaria e il verbale di invalidità civile. L’ASL verificherà i requisiti e fornirà un tesserino al cittadino, che bisognerà presentare alle visite mediche.
Esonero ticket e altro con l’invalidità al 67%: tutti gli altri diritti
Il ticket non è l’unica agevolazione relativa all’invalidità. Un altro diritto, per esempio, è l’Assegno ordinario di invalidità per le persone con capacità lavorativa ridotta. Questa è una misura previdenziale, riservata a chi ha versato almeno 5 anni di contributi verso l’Assicurazione Generale Obbligatoria dell’INSP, la Gestione Separata o altri fondi sostitutivi. L’assegno si calcola in base ai contributi versati, e può essere ridotto se supera di 4 volte il trattamento minimo.
Altre agevolazioni sono la scelta della sede di lavoro tra le varie sedi disponibili dove possibile e il congedo per cure fino a 30 giorni all’anno. Queste devono essere specificatamente mirate a gestire l’infermità, e non altri problemi di salute. Il congedo è retribuito dal datore di lavoro, e di conseguenza bisogna verificare cosa viene stabilito nel contratto di lavoro della propria categoria.
Altra agevolazione è l’iscrizione alle liste protette del collocamento mirato, che fornisce vie preferenziali per le assunzioni. Rientrano nelle liste le persone in età lavorativa con una riduzione della capacità lavorativa sopra al 45%, le persone invalide al lavoro con invalidità sopra al 33%, sordi e non vedenti. Infine, gli invalidi al 67% hanno diritto a protesi e ausili necessari per la loro patologia. Questo diritto è valido per chiunque abbia un’invalidità superiore al 33%.
