Quando si parla di spese condominiali è necessario prestare attenzione a tutte le novità delle normative che le regolano. Ecco cosa succede per quelle non pagate
Se si decide di abitare in appartamento il più delle volte ci si troverà a dover pagare le spese condominiali, un importo da versare annualmente, eventualmente suddividendo il totale in diverse rate, a copertura dei costi per gli interventi sulle parti comuni. Dalla gestione dei bidoni della spazzatura alla pulizia dei pianerottoli e dell’androne del palazzo, dal taglio del verde alla manutenzione dei box, dalla luce ai costi per la manutenzione dell’ascensore, tutto concorre a dar forma alle spese che ogni condomino, con importo variabile sulla base dei millesimi posseduti, sarà tenuto a pagare.
Ma cosa succede e cosa prevede la legge qualora un condomino non versi il dovuto? Le spese possono essere di amministrazione ordinaria o straordinaria: nel primo caso è l’inquilino a doverle pagare, nel secondo caso il proprietario.
Il Codice Civile spiega chiaramente cosa accade qualora il proprietario non versi il dovuto e ci sono novità importanti dal momento che, rispetto al passato, oggi entra in gioco il principio della solidarietà sussidiaria: sono gli articoli 1104 e 1123 a spiegare nel dettaglio quello che accade normalmente. Nel primo articolo viene stabilito per tutti i condomini l’obbligo di partecipare alle spese atte a garantire la conservazione e l’utilizzo delle aree comuni. Il secondo articolo prevede la suddivisione dei costi in modo proporzionale in base alle quote millesimali di proprietà.
Ebbene e non vengono pagate le spese l’amministratore potrebbe avviare una procedura esecutiva per ottenere il dovuto, inviando una prima comunicazione di messa in mora alla quale potrebbe far seguito un’ingiunzione di pagamento attraverso il Tribunale con saldo oltre 40 giorni. Successivamente si potrà agire mediante pignoramento mobiliare, pignoramento presso terzi o pignoramento immobiliare. Ma chi è tenuto a pagare le spese condominiali non saldate?
La novità è che sino gli altri condomini, qualora l’ingiunzione di pagamento e il pignoramento dei beni non abbiano effetto, a doversi far carico dei costi residui. L’amministratore avvierà cioè la creazione di un fondo creato previo consenso unanime dei condomini e gli importi versati annualmente andranno progressivamente a coprire il debito creato a seguito del mancato versamento delle spese da parte di un condomino.
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