La tarantella napoletana è il simbolo della città, ma da dove nasce questa tradizione? Il retroscena che in pochi immaginano

Famosa in tutto il mondo, in pochi conoscono la vera storia e le origini della tarantella napoletana: l’avresti mai detto?

È uno dei simboli della napoletanità nel mondo: la tarantella. Un tipo di ballo di coppia in cui i danzatori indossano abiti di colore rosso, bianco e nero e sono accompagnati da melodie vivaci e ritmate, suonate con nacchere e tamburi. Ad ogni modo, per quanto si tratti di una danza molto diffusa al Sud Italia e nota anche al di fuori del nostro Paese, sono in pochi a conoscere com’è nata veramente questa tradizione.

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La vera storia della tarantella napoletana (Napoli.cityrumors.it)

Conosciuta anche con il nome dialettale ‘tamurriata’, la tarantella napoletana vanta una storia antichissima che affonda le proprie origini in un’epoca molto lontana e che si interseca con diverse culture popolari.

Ciò che è certo, però, è che dietro a quella che oggi appare come una tradizione folcloristica originale e divertente, si nascondono diversi simboli e significati storici.

Tarantella napoletana: la vera storia e le origini di questa tradizione

Come abbiamo anticipato fin dall’inizio del nostro articolo, la tarantella napoletana è oggi famosissima in tutto il mondo. In pochi, però, conoscono la sua vera storia. Per scoprire le origini di questa danza bisogna innanzitutto tornare indietro nel tempo, addirittura all’epoca dell’Antica Grecia.

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Come nasce la tarantella napoletana (Napoli.cityrumors.it)

Sebbene infatti si sia diffusa soprattutto nel corso del Settecento, la tarantella si ispirerebbe in realtà ai culti pagani di Dioniso, dio greco del vino e dell’estasi. È però nel XVIII secolo, come abbiamo detto, che questo ballo popolare è diventato una vera e propria forma di espressione per i giovani popolani.

Inizialmente veniva usata per animare le feste religiose e di paese, più tardi però, a causa della repressione esercitata dalla Chiesa cattolica e alla luce del presunto legame con Dioniso, venne fatto esplicito divieto di praticare questo ballo.

Tale imposizione, tuttavia, non fece altro che arricchire la tarantella di ulteriore forza e significato, fino a renderla il simbolo stesso della resistenza contro l’oppressione. Inoltre, sempre secondo la tradizione popolare, siccome il ballo faceva sudare si diceva che avesse anche una funzione curativa.

Non bisogna infine dimenticare che spesso i danzatori durante il ballo indossano la maschera di Pulcinella, un’icona che sottolinea una volta di più il legame fra la tarantella, la città di Napoli e la tradizione partenopea in generale.

Possiamo, quindi, dire che oggi la tarantella o ‘tamurriata’ napoletana è un simbolo indiscusso di identità, inteso come testimonianza della storia e della tradizione che contraddistinguono il capoluogo campano in tutto il mondo.

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