Pensione donna nel 2024, aumenta l’età pensionabile e non solo: i nuovi requisiti

Pensione donna cambierà in misura importante a partire dal 2024. In particolare ci saranno novità per i requisiti dell’età pensionabile.

Importanti novità in arrivo già a partire da gennaio 2024 per tutto quel che riguarda le pensioni. In particolare è stata modificata una misura che si rivolge alle donne.

Opzione donna novità
Importanti novità per quanto riguarda Opzione donna/ Napoli.cityrumors.it

L’obiettivo resta superare la legge Fornero entro la fine di questa prima legislatura. Ma farlo ora non è possibile: la coperta è corta e non si riescono a soddisfare tutte le istanze in gioco. Le pensioni, anche se meno del previsto, aumenteranno ancora nel 2024. Ma per poter aumentare gli assegni previdenziali dei pensionati è stato necessario mettere un freno ai prepensionamenti.

Le misure di pensione anticipata sono state riconfermate tutte nonostante il Governo Meloni sia stato in dubbio fino all’ultimo. Persino Quota 103, che sembrava ormai sepolta da Quota 104, è rientrata in scena. Così come sono state riconfermate Ape sociale e Opzione donna. Quest’ultima misura, tuttavia, sarà davvero poco vantaggiosa a partire dal prossimo anno.

Opzione donna: ecco come cambierà

Opzione donna compirà 20 anni il prossimo anno: nata nel 2004 durante il secondo Governo dell’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, la misura pensata per le donne è stata riconfermata dal Governo di Giorgia Meloni ma con diversi cambiamenti.

Opzione donna, nuovi requisiti
Ecco come cambierà Opzione donna/ Napoli.cityrumors.it

Fino al 2022 Opzione donna prevedeva la possibilità di andare in pensione a 58 anni con 35 anni di contributi e si rivolgeva a tutte le donne: dipendenti del settore privato e del settore pubblico e lavoratrici autonome. Il Governo Meloni aveva ristretto la platea delle beneficiarie già con la legge di Bilancio 2023. Da quest’anno, infatti, per accedere alla pensione anticipata con Opzione donna è necessario avere almeno 60 anni di età. Gli anni di contributi sono rimasti 35 ma per fruire di Opzione donna è necessario appartenere a determinate categorie.

Nello specifico possono andare in pensione con questa misura le caregiver da almeno 6 mesi oppure le lavoratrici con invalidità pari o superiore al 74%, le donne disoccupate o le dipendenti di aziende in crisi. Con la legge di Bilancio 2024 il Governo ha cambiato ancora le carte in tavola. Il requisito contributivo è rimasto fermo a 35 anni ma il requisito anagrafico è stato aumentato da 60 anni a 61 anni. La misura di prepensionamento, anche il prossimo anno, continuerà a rivolgersi solo alle categorie sopra elencate.

La notizia peggiore è che l’assegno previdenziale di chi andrà in pensione con Opzione donna sarà calcolato interamente con il sistema di calcolo contributivo. Questo sistema tiene conto dell’età di uscita dal lavoro oltreché dei contributi versati. Dunque, siccome con Opzione donna si può accedere alla pensione a soli 61 anni, le perdite sulla pensione saranno alte. È stato stimato che una donna con uno stipendio di 2000 euro al mese, con Opzione donna riceverà una pensione di circa 958 euro.

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