Il pastore Benino non può mai mancare sul presepe napoletano, ma conoscete la sua storia? Da brividi

Conosci il pastore Benino, uno dei protagonisti del presepe napoletano? Quando scoprirai la sua emozionante storia rimarrai a bocca aperta.

Il presepe, insieme all’albero, è senza dubbi uno dei simboli del Natale più amati e diffusi nel nostro Paese. Le sue origini sono legate soprattutto al lavoro dei bottegai e degli artigiani del Sud Italia, ma nel corso del tempo questa tradizione si è estesa anche al resto della Penisola. Non tutti però conoscono il pastore Benino, immancabile protagonista del classico presepe napoletano.

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Chi è il pastore Benino del presepe napoletano (Napoli.cityrumors.it)

Quando scoprirai qual è il suo vero significato e qual è la storia che si nasconde dietro a questo personaggio, non riuscirai di sicuro a trattenere l’emozione. Ecco tutto quello che c’è da sapere a riguardo.

Il pastore Benino non può mai mancare sul presepe napoletano: la sua storia è da brividi

All’interno del presepe napoletano ogni personaggio custodisce un significato simbolico ben preciso. In particolare, i pastori aspettano la nascita di Gesù Bambino. Alcuni lo fanno con trepida meraviglia, altri in modo passivo e, infine, c’è chi l’attende dormendo.

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La vera storia del pastore Benino del presepe napoletano (Fonte: Ansa – Napoli.cityrumors.it)

Ed è questo il caso del pastore Benino, conosciuto anche come Benito, probabilmente per via di una storpiatura del nome in epoca fascista. Benino, di fatto, è il pastorello immerso nel sonno, collocato nel punto più alto del percorso del presepe, lontano dalla Grotta della Natività.

Tradizionalmente è rappresentato disteso su un giaciglio d’erba, sotto l’ombra di un albero, con la testa appoggiata su un sasso e circondato da pecorelle bianche. Questo personaggio sarebbe nato, di fatto, nel lontano Settecento e, secondo la leggenda, il presepe sarebbe proprio il soggetto del suo sogno. Per questo è importante che nessuno lo svegli, altrimenti sparirebbe tutta la magia del presepe.

Il sonno, nello specifico, rappresenta un viaggio eccezionale, quello verso la Grotta della Natività, mentre il concetto di risveglio simboleggia la rinascita dell’uomo e con essa la vicinanza a Dio. Da un punto di vista fisico, invece, la statuetta di Benino è rappresentata dagli artigiani napoletani con occhi di cristallo, un corpo in stoppa e abiti di seta pregiata.

La cura dei dettagli fa sì che la statuetta possa costare anche diverse centinaia di euro. La sua stessa immagine, quindi, non deve identificare semplicemente un elemento decorativo, ma il sogno eterno e l’anima napoletana. Insomma, une vera chicca che non può di certo mancare all’interno del nostro presepe.

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