Tra i vari bonus confermati per il prossimo anno c’è anche quello per il rinnovo della caldaia. Ecco tutto quel che c’è da sapere.
L’inverno è alle porte e il freddo comincia a farsi sentire. Soprattutto nelle case poco efficienti dal punto di vista energetico (e sono ancora purtroppo la maggioranza nel nostro paese): consumi elevati, e dunque bollette salate e forte inquinamento ambientale, a fronte di uno scarso rendimento in termini di calore. Chi ha sempre rimandato la sostituzione della caldaia con un modello più performante per motivi economici, però, ora ha una preziosa opportunità da non lasciarsi scappare.
Non si tratta di una vera e propria novità: il bonus caldaia è stato a disposizione dei cittadini italiani anche nel 2023. Ma ora è ufficiale la conferma dell’agevolazione anche per il prossimo anno. Tutti coloro che intendono sostituire il vecchio impianto a favore di uno più sostenibile, dunque, potranno accedere a un importante aiuto economico. Come funziona esattamente? Vediamolo insieme.
Il Bonus caldaia 2024 dalla A alla Z
Il Bonus caldaia 2024 potrà essere richiesto nell’ambito di una serie di incentivi edilizi e consente di ottenere una detrazione fiscale che va dal 50% al 65% o uno sconto immediato (ma solo per gli interventi precedenti al 17 febbraio 2023). La misura, come accennato, è destinata a coloro che decidono di acquistare o sostituire un impianto scarsamente efficiente e/o vetusto con uno a risparmio energetico.
In particolare, con il bonus mobili e quello elettrodomestici viene riconosciuto un incentivo per la caldaia tramite una detrazione pari al 50% dell’acquisto e fino a un tetto massimo di spesa di 8mila euro. Il bonus ristrutturazione 2024, invece, contempla un bonus caldaia se l’impianto è compreso nei lavori di costruzione (in questo caso la detrazione è sempre al 50% e il tetto di spesa massimo di 96mila euro).
C’è poi l’ecobonus, con una detrazione al 65% per l’acquisto e l’installazione di caldaie a condensazione almeno di classe energetica A, purché siano installati anche dei sistemi di termoregolazione evoluti di classe 5°, 6° o 7°. Per beneficiare delle detrazioni al 65% si possono anche installare le termovalvole che permettono di regolare e misurare il consumo dei singoli termosifoni, ai fini di una gestione più efficiente dell’impianto.
La detrazione si può richiedere in tre modi:
- Nella dichiarazione dei redditi, con la presentazione del modello 730 o del modello PF (ex modello unico), suddividendo l’importo detraibile in 10 quote annuali di pari importo (le spese di trasporto e di montaggio della caldaia possono essere incluse nel calcolo).
- Tramite sconto immediato in fattura, ma solo se l’intervento è stato realizzato prima del 17 febbraio 2023, e solo se il pagamento avviene a mezzo bonifico postale o bancario.
- Convertendo la detrazione in credito d’imposta cedibile a soggetti autorizzati come banche, intermediari finanziari e fornitori (sempre per interventi realizzati prima del 17 febbraio 2023, e nel caso di bonus caldaie senza ristrutturazione tramite Ecobonus).