Lino Banfi, quando Totò gli cambiò la vita: bastò una sola frase

Lino Banfi vide nell’incontro con Totò una svolta per la sua carriera e la sua vita: la frase che l’attore pugliese non dimenticherà mai.

Lino Banfi e Totò sono due icone della comicità italiana, maestri della loro arte e vere e proprie leggende. Questi due autori hanno visto intrecciarsi i loro percorsi e in quella occasione la vita dell’interprete pugliese è cambiata radicalmente.

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Lino Banfi e quella frase di Totò… napoli.cityrumors.it

La comicità di Lino Banfi e Totò sono diverse ma riescono a strappare sempre un sorriso negli spettatori. Diventa quindi interessante scoprire alcuni e passati retroscena che hanno cambiato la carriera dell’artista nato ad Andria, soprattutto uno che si è verificato nel primo incontro tra i due grandissimi artisti.

L’aneddoto è stato raccontato da Lino Banfi in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera. In quella occasione, l’artista pugliese ha svelato cosa Totò fece per lui dopo che il teatro di Graziano Jovinelli lo aveva raccomandato con una lettera.

La frase di Totò che cambiò la vita a Lino Banfi

In occasione della sua intervista Lino Banfi ha raccontato il periodo in cui lavorava nel teatro di Graziano Jovinelli a Roma. Lo stesso lo mandò da Totò con una lettera di presentazione che, però, non avrebbe dovuto aprire e leggere.

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La frase di Totò sul nome di Lino Banfi – Ansa Foto – (Napoli.Cityrumors.it)

Con la lettera in mano, Banfi si adoperò con il trucco del vapore per leggerne il contenuto. All’interno le parole erano dirette a Totò e parlavano di un ragazzo di talento che non va in difficoltà con i congiuntivi. Dopo aver letto la lettera, Antonio De Curtis fece una domanda a Banfi inerente al suo nome.

Alla domanda l’artista pugliese rispose Pasquale Zagaria, in arte Lino Zaga. Sentendo il nome d’arte, Totò lo fermò immediatamente sottolineando di come non andasse bene e consigliandolo di cambiarlo in brevissimo tempo. Sorpreso dalla risposta, Banfi chiese il perché di tale posizione e Totò rispose che abbreviare il nome porta bene, per esempio lui è passato da Antonio a Totò, ma abbreviare il cognome ha l’effetto contrario.

A quel punto, ha continuato Banfi, raccontò tutto al suo impresario che svolgeva anche la professione di maestro elementare. In quel momento aprì il registro di classe e lesse il nome: Aurelio Banfi e così l’attore decise di “rubargli” il cognome nonostante non lo avesse mai conosciuto. Poco dopo, in trattoria brindarono a Lino Banfi e da quel momento iniziò una storia ricchissima di successi e soddisfazioni.

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