Come risparmiare con lo scaldabagno: occhio a questi preziosi consigli e cosa fare la notte, se spegnerlo o lasciarlo attivo
La tematica del risparmio è sempre al centro dell’attenzione di tanti, e non mancano in tal senso alcuni interrogativi comuni a proposito dei dispositivi che si impiegano in casa e dei relativi consumi. Tra questi, vi è lo scaldabagno elettrico, un elettrodomestico importante i cui consumi possono esser limitati attraverso degli atteggiamenti virtuosi.
Sono infatti in molti a domandarsi come ridurre i consumi dello scaldabagno elettrico, così come come comportarsi di notte, ovvero se tenerlo attivo o accenderlo alla bisogna. In primo luogo, occorre sapere che lo scaldabagno elettrico può venir impiegato quale alternativa al boiler a gas. Si tratta di uno strumento dalla gran rilevanza rispetto agli impianti di riscaldamento centralizzati.
All’interno dello scaldabagno, dunque del serbatoio, si accumula l’acqua che viene poi riscaldata. Quest’ultima, vi scorre all’interno e in breve si riscalda in virtù di una resistenza elettrica, restando calda grazie all’isolamento del sistema in questione. Un elettrodomestico che è dunque prezioso, per il compito che svolge, ma che può essere energivoro, sebbene un corretto utilizzo possa aiutare ad alleggerire la bolletta.
Scaldabagno, come risparmiare riducendo i consumi e cosa fare di notte
Seguire degli accorgimenti, rispetto all’utilizzo dello scaldabagno, può dunque aiutare a risparmiare, e un primo aspetto a cui stare attenti riguarda la regolazione del termostato. La temperatura che l’acqua deve raggiungere si lega alle impostazioni di quest’ultimo e sarebbe bene impostarlo sui 50-60°C nel periodo di freddo e sui 40°C nel periodo di caldo. Altresì, è bene evitare gli sprechi, visto che il quantitativo di energia consumata dall’elettrodomestico dipende dai consumi d’acqua in famiglia.
Un uso responsabile di tale risorsa, rispetto alle effettive esigenze familiari, è importante, preferendo magari, ad esempio, una doccia veloce rispetto al bagno. Altro punto riguarda l’installazione dei riduttori di flusso sui rubinetti, così come l’applicazione degli interruttori a tempo sulla presa elettrica. Per risparmiare e ridurre i consumi con lo scaldabagno, sarebbe poi bene scegliere la dimensione giusta in base alle esigenze e prestare attenzione alla manutenzione, svolgendo i previsti controlli periodici così da assicurarsi che l’elettrodomestico funzioni per bene e senza sprechi.
Per quanto riguarda le modalità d’uso, l’argomento è dibattuto, e occorre tener presente che l’utilizzo migliore va sempre rapportato alle abitudini ed esigenze degli utilizzatori. In generale, sarebbe bene tenerlo accesso soltanto quando occorre, spegnendolo se non lo si usa per molto tempo. Un errore diffuso è infatti quello di lasciarlo sempre attivo.
Tenerlo acceso per tutta la notte da molti non è consigliato, ma si potrebbe far ricorso ad un timer così da programmare accensione e spegnimento. Lasciare lo scaldabagno elettrico attivo, quando si è lontani da casa e non lo si impiega regolarmente è uno spreco, e in tal senso sarebbe preferibile accenderlo alla bisogna. Qualora invece lo si usi più volte al giorno, ad esempio con famiglie numerose, lasciarlo attivo potrebbe essere la miglior opzione, così da non riscaldare l’acqua varie volte al giorno col relativo consumo maggiore d’energia. In ogni caso è bene approfondire ulteriormente il tema presso esperti del settore, cosicché i professionisti del campo possano consigliare per il meglio.