Non tutti sono a conoscenza del fatto che, per quanto riguarda il reddito di cittadinanza, è presente anche una norma salva invalidi.
Nel testo che segue andremo a parlare del reddito di cittadinanza e di una norma salva invalidi, così da scoprire quindi quali sono tutte le novità in arrivo nei prossimi giorni. Basandosi su una comunicazione recente del ministero del lavoro, circa il 66% delle famiglie al cui interno è presente un invalido, hanno continuato ad ottenere il reddito di cittadinanza per il 2023.
La nota che giunge direttamente dal Ministero del lavoro specificato anche che è sufficiente un’invalidità al 45% per continuare a preservare il reddito di cittadinanza fino al 31 dicembre di quest’anno. Una disposizione che va ad applicarsi anche a tutte quelle famiglie che hanno utilizzato tale agevolazione per 7 mesi e che hanno visto poi la sospensione per essere indirizzati presso il centro per l’impiego e per procedere così all’attivazione delle misure di occupazione.
La misura che sostituirà il reddito di cittadinanza per gli invalidi il prossimo anno
Dal 2024 sarà l’assegno di inclusione a prendere il posto del reddito di cittadinanza il quale sarà cancellato per sempre.
Questa nuova misura sarà indirizzata in nuclei familiari al cui interno è presente almeno un membro disabile, un minorenne o un soggetto che ha superato i 70 anni.
Durante la conversione in legge, è stata presa la decisione di estendere i beneficiari anche tutti quei nuclei al cui interno vi sono membri che vivono in condizioni di svantaggio a patto che siano coinvolti in programmi di cura o di assistenza.
Invece, se un nucleo familiare non è idoneo ad ottenere l’assegno di inclusione, ha la possibilità di ottenere una misura alternativa, ossia il supporto per la formazione e il lavoro. Dal 2024 sarà quindi in vigore l’assegno di inclusione che viene chiesto individualmente ma viene assegnato un intero nucleo familiare.
Per poter mettere le mani su questa agevolazione è necessario avere dei requisiti ben precisi, ossia:
- essere in possesso di un ISEE che non va oltre i 9.360 euro;
- avere un reddito familiare che non va oltre i 6000 euro all’anno moltiplicato poi per il parametro della scala di equivalenza;
- avere un patrimonio immobiliare che non va oltre i 30.000 euro, avere un patrimonio immobiliare che non va oltre i 6000 euro a cui si aggiungono 2000 euro per ogni componente del nucleo;
- non essere intestatario di nessun veicolo con una cilindrata superiore a 1600 cc;
- non essere intestatario di imbarcazioni da diporto o aeromobili di ogni genere;
- nessun componente del nucleo familiare deve essere stato sottoposto a misura cautelare.
L’assegno di inclusione non è altro che un integrazione al reddito familiare che può essere richiesto a tutti coloro che ne hanno necessità.