Sono molteplici le novità in gioco per il 2024 per quanto riguarda i bonus casa. A quali agevolazioni sarà possibile accedere?
Sicuramente i bonus legati ai lavori e agli acquisti destinati alla casa hanno rappresentato, negli ultimi anni, una vera e propria boccata d’ossigeno per milioni di italiani. Dal bonus ristrutturazione all’ecobonus, dal superbonus 110 al bonus verde passando per il bonus facciate ed il bonus mobili è stato possibile risparmiare ed in molti casi anche azzerare i costi di numerosi interventi.
Cosa succederà dunque nel 2024, ovvero quali agevolazioni scompariranno, quali verranno rimodulate e quali, infine, resteranno invariate? Scopriamolo insieme di seguito.
Bonus casa, che cosa succederà dal 2024? Quali scompaiono e quali restano
Cominciamo con la brutta notizia: ormai non è più una novità il fatto che dal 2024 il Superbonus 110 scomparirà definitivamente. Già andato in pensione per quanto riguarda le abitazioni indipendenti, è ancora valido per i condomini a patto che i lavori vengano terminati entro fine anno. A tal proposito non è ancora chiaro se il governo opterà per una proroga, così da consentire lo sblocco dei 15 miliardi di euro per i lavori fermi, oppure no.
Nel primo caso essa potrebbe essere pensata anche dando la possibilità di effettuare uno stato avanzamento lavori straordinario (Sal) bypassando la problematica del rischio di aumento del deficito nel 2024. Infatti con questo stratagemma si potrebbe certificare che quanto è stato speso per i lavori rientra nel 2023 beneficiando in tal modo della copertura al 110 portando al 70% solo il rimanente. Senza alcun tipo di proroga, dal prossimo anno si passerebbe, per i lavori con Superbonus, ad una detrazione del 70% che nel 2025 calerà al 65%. Al momento chi non ha ancora finito i lavori si trova dunque in una sorta di ‘limbo economico’.
Ma cosa succederà per il resto? Da questo punto di vista ci sono buone notizie dal momento che bonus ristrutturazione, ecobonus e sisma bonus resteranno in vigore alle medesime condizioni. Verrà invece a calare l’importo massimo degli acquisti coperti dal bonus mobili, passando da 8000 a 5000 euro.
Altra opportunità invece è quella rappresentata dal bonus legato all’abbattimento delle barriere architettoniche, l’unico che ad oggi consente di sfruttare lo sconto in fattura o la cessione del credito. In questo caso è prevista una detrazione fiscale del 75% restituita in cinque anni a patto che gli interventi siano migliorativi dal punto di vista dell’accessibilità. Ad esempio installare nuovi serramenti con maniglie di apertura ad una distanza da terra inferiore ai 120 centimetri consentirà di sfruttare, anche nel 2024, questa agevolazione.