Come è possibile ricevere direttamente sul proprio conto corrente il rimborso Irpef da modello 730? Attenzione al dettaglio al quale fare attenzione
Una delle possibili ‘conseguenze’ positive dell’invio del modello 730 è la ricezione dei rimborsi Irpef, una somma restituita al contribuente sulla base di bonus e benefici fiscali ai quali si può avere diritto. Ma solo in uno specifico caso tali rimborsi da dichiarazione dei redditi verranno erogati direttamente sul conto corrente ed è bene saperlo in anticipo per non ritrovarsi poi con sorprese inaspettate.
Scopriamo dunque il calendario dei pagamenti e le regole che bisogna seguire. Chi è stato tra i primi ad inviare il 730 avrà con tutta probabilità già ricevuto i rimborsi fiscali ma tali somme possono essere erogate sino a marzo 2024 per coloro che nel modello non hanno indicato un sostituto d’imposta.
Dichiarazione dei redditi e rimborsi Irpef: quando arrivano direttamente sul conto corrente
Questi pagamenti altri non sono che i conguagli a credito legati alle imposte dovute e sono la conseguenza dell’applicazione delle detrazioni nonché al ricalcolo delle tasse dovute. Nel caso in cui il contribuente abbia un sostituto d’imposta come il datore di lavoro oppure l’ente pensionistico, il rimborso sarà erogato direttamente in busta paga oppure nel cedolino della pensione. Il motivo è legato al fatto che il sostituto d’imposta è una sorta di intermediario che, dunque, anticipa il rimborso.
Ma cosa succede quando il contribuente è senza sostituto? In questo caso occorre prestare attenzione alla procedura perché le operazioni di conguaglio come i rimborsi Irpef diventano responsabilità dello Stato. Andrà barrata una determinata casella sul modello 730, quella per l’appunto relativa all’assenza del sostituto d’imposta, al fine di ricevere i rimborsi con accredito sul conto corrente mediante Iban.
Solitamente in questo caso le tempistiche di accredito sono di circa sei mesi dal termine ultimo per l’invio della dichiarazione. Nel caso di importi fino a 1000 euro l’accredito è previsto dal 15 al 22 dicembre anche se nel caso di bonifico domiciliato si potrebbe dover attendere fino a gennaio. Tra i 1000 e i 4000 euro l’accredito potrebbe arrivare anche nei mesi successivi.
Il fatto che i rimborsi possano a volte arrivare in ritardo può derivare da molteplici fattori: ad esempio coordinate bancarie errate, caso in cui ci si potrebbe dover trovare nella condizione di doversi recare ad uno sportello postale per incassare il rimborso. Altro importante elemento da considerare è legato al fatto che se si va ad eccedere la capienza fiscale Irpef la parte eccedente del rimborso non verrà erogata: sarebbe bene dunque che i rimborsi spettanti dai conguagli del 730 non risultino superiori alla cifra relativa alle imposte versate.