Abiti e igiene, c’è una giusta frequenza di lavaggio? Cosa sapere per non sbagliare

Quando si parla di abiti e igiene c’è una giusta frequenza di lavaggio? Ecco tutte le informazioni da sapere per non sbagliare.

Ogni ciclo di lavaggio ha un suo deciso impatto sia sui capi messi all’interno della lavatrice sia sull’ambiente. Questi due elementi devono imporre una serissima riflessione se esista o meno una giusta frequenza di lavaggio per gestire al meglio il processo.

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C’è una corretta frequenza di lavaggio per mantenere l’equilibrio tra abiti e igiene? – (Napoli.Cityrumors.it)

Qualsiasi indumento deve essere lavato seguendo delle specifiche indicazioni; poi nel processo di lavaggio rientra l’acqua, l’energia, i vari detersivi e la produzione di microplastiche. Da come possiamo vedere si tratta di un processo solo all’apparenza semplice, ma che è contraddistinto da tantissimi fattori che possono farci sbagliare.

In questa situazione è davvero necessario conoscere tutte le informazioni che ci permettono di non sbagliare quando si parla di abiti e igiene. Andiamo a scoprire nel dettaglio come rendere i propri lavaggi sempre all’altezza della situazione.

Qual è la giusta frequenza di lavaggio? Così dai un miglioramento agli abiti e all’igiene

I lavaggi frequenti possono rovinare i tessuti dei capi e intaccare la stabilità dell’ambiente, già messa a dura prova in questi anni. I fattori, come evidenziato in precedenza, sono vari e questi inducono ad avere una certa attenzione quando si procede pensando alla domanda “Quante volte dovremmo lavare i vestiti?“. A dare una risposta precisa è stata Greta Volpi tramite un video apparso sul suo profilo Instagram @greenonthebeam.

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Qual è la giusta frequenza di lavaggio da considerare per gli indumenti – (Napoli.Cityrumors.it)

Secondo la nota esperta ogni indumento è legato ad una specifica frequenza di lavaggio, nel dettaglio queste sono:

  • Vestiti: ogni 2 o 3 utilizzi;
  • Biancheria intima, calzini e abbigliamento sportivo: dopo ogni utilizzo;
  • Jeans: non necessitano di lavaggi. Se sono macchiati basterà lavarli in acqua fredda con dell’aceto bianco per deodorare e smacchiare;
  • Felpe e maglioni: dipende dai tessuti. In caso di cotone, cachemire o seta ogni 2 o 3 utilizzi mentre in caso di cattivo odore o macchie anche dopo il primo utilizzo. In presenza di lana o un tessuto sintetico si può procedere anche dopo 5 utilizzi;
  • Pigiama: dopo 2 o 3 utilizzi.

Le frequenze di lavaggio descritte permettono di non danneggiare gli abiti e di ridurre l’impatto ambientale. Per migliorare ulteriormente il processo è consigliabile fidarsi del proprio naso dato che questa parte del corpo saprà indicarci con maggior certezza se un indumento deve andare nel cesto apposito o può restare nell’armadio.

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