Assegni familiari arretrati possono ancora essere richiesti? Ecco cosa fare per non perderli

Esiste ancora la possibilità di richiedere gli Assegni familiari? Ecco la procedura per ottenere ancora questa prestazione per la prole.

Gli Assegni familiari sono stati un’importante prestazione a favore delle genitorialità e della famiglia negli anni scorsi. Come noto venivano erogati direttamente sulla busta paga del lavoratore, previa specifica domanda. Il meccanismo era semplice: il datore di lavoro anticipava la somma da versare al dipendente e poi otteneva i rimborsi spettanti dall’Inps.

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Arretrati Assegni familiari, sono possibili? – napoli.cityrumors.it

Il termine per la richiesta degli Assegni familiari era fissato al 1° luglio di ogni anno e manteneva la sua validità fino al 30 giugno dell’anno successivo. Le somme da versare erano fissate dall’Inps con specifiche tabelle rese note ogni anno, con variazioni che dipendevano dal reddito del dipendente e dal numero dei componenti del nucleo familiare.

Assegni familiari, gli arretrati possono essere richiesti?

Diciamo immediatamente e a scanso di equivoci, che gli Assegni familiari non sono più esistenti. La prestazione è stata assorbita e riorganizzata nell’ambito dell’Assegno unico e universale. Tuttavia gli arretrati degli Assegni familiari sono ancora fruibili da tutti i lavoratori che nei 5 anni precedenti la domanda non ne hanno mai presentato la richiesta.

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Assegni familiari sono ancora richiedibili – napoli.cityrumors.it

Quindi la presenza dell’Assegno unico non esclude la possibilità di ottenere dall’Inps gli arretrati degli Assegni familiari che ricordiamo hanno una prescrizione di 5 anni. Significa che il dipendente a temo fino a 5 anni per richiedere la prestazione non percepita o per aziende fallite o per i periodi in cui ha ottenuto la Naspi. Bisogna fare però una precisazione.

Mentre l’Assegno unico è una prestazione universale, gli Assegni familiari sono erogati esclusivamente ai lavoratori dipendenti, né sono esclusi quindi lavoratori autonomi, coltivatori diretti, artigiani, commercianti. Possono richiedere la misura i dipendenti del settore pubblico, privato o agricolo; i titolari di prestazioni previdenziali; dipendenti di aziende fallite o cessate; i percettori di ammortizzatori sociali come la Naspi.

Come accennato gli Assegni sociali hanno prescrizione di 5 anni, per cui una richiesta presentata oggi è valida solo per i cinque anni precedenti con decorso dal primo giorno del mese seguente cui la prestazione si riferisce. La domanda va presentata direttamente all’Inps seguendo la procedura telematica sul sito dell’Istituto di previdenza sociale e compilando l’apposito modulo.

La domanda, se si è in possesso dei requisiti, deve essere quindi inviata tempestivamente on line, sul sito Inps dopo autenticazione con cerdenziali Spid, Cie e Cns. Oppure rivolgendosi a un patronato per una consulenza. I tempi di attesa dei pagamenti possono variare e variano tra i 30 e i 90 giorni, dalla data della richiesta.

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