Il 2024 sarà un anno di svolta, per molti cittadini, per quanto riguarda le spese connesse al consumo di acqua. I dettagli delle misure.
La novità è arrivata nei primi giorni di gennaio 2024 e riguarda moltissime famiglie ed i loro consumi idrici. La misura approvata infatti andrà ad impattare positivamente e direttamente sulle bollette idriche, consentendo di ottenere un notevole risparmio in quella che è già stata definita una “riduzione senza precedenti”. Vediamo dunque come sarà strutturato questo nuovo bonus legato all’utilizzo dell’acqua, chi potrà beneficiarne e quanto si risparmierà.
È anzitutto importante sottolineare che accanto alle agevolazioni su scala nazionale che solitamente vengono inserite nella Legge di Bilancio emanata dal governo, esistono anche molteplici bonus a livello locale, molti dei quali sono peraltro cumulabili con le altre misure.
Bonus acqua, migliaia di famiglie spenderanno molto meno: come funziona la misura
E, nel caso dei consumi idrici, l’aiuto economico in questione è legato ad uno specifico territorio ma non va sottovalutato dal momento che sono oltre 70mila le famiglie che potranno trarne un importante beneficio. La sua concretizzazione è arrivata mediante l’approvazione di due delibere da parte della giunta regionale: esse permetteranno di produrre questo risparmio in maniera indiretta. Come? Mediante la costruzione di impianti fotovoltaici. Questo processo di decarbonizzazione al quale è stata data una forte accelerazione mediante un accordo tra compagnie petrolifere e regione, permetterà di andare ad abbassare in maniera netta il costo delle bollette dei nuclei familiari il cui Isee è non superiore a 30mila euro.
Entrando nel merito, la decisione arriva dalla regione Basilicata e come affermato dal presidente Vito Bardi fa seguito “consentirà a oltre 70mila famiglie lucane di avere bollette più basse, con una riduzione senza precedenti“. Cosimo Latronico, assessore all’ambiente ed energia, è entrato nel merito confermando che sono stati approvati “i progetti di costruzione di impianti fotovoltaici proposti da ENI e finanziati anche da Shell, i contitolari della concessione Val D’agri, come forma di compensazione ambientale”.
Le aziende effettueranno investimenti per uno sviluppo sostenibile del territorio sul sistema idrico e questo processo di transizione energetica permetterà, ha ricordato Bardi, ad Acquedotto Lucano di ridurre i costi in bolletta dell’acqua. Tutto grazie ad un calo dei costi dell’energia dal momento che verrà impiegata quella rinnovabile. L’accordo con Eni durerà 8 anni nel corso dei quali fornirà energia ad Acquedotto: dopodiché gli impianti verranno restituiti alla regione continuando a funzionare a servizio del sistema idrico.