Incredibile notizia: a quanto pare i lavoratori perdono da 1200 a 2.500 euro nel 2024. Altro che taglio del cuneo fiscale.
Nel corso del 2023 abbiamo spesso sentito parlare di taglio del cuneo fiscale con la possibilità, per alcune categorie di lavoratori, di ottenere un aumento più o meno significativo in busta paga. Ma a quanto pare le cose non andranno esattamente così!
In base ai concetti di Public Benefit e fenomeno del non-take-up, i lavoratori potrebbero perdere fino a 1200 euro all’anno nel corso del 2024. Ma esattamente a cosa fanno riferimento questi concetti?
I lavoratori perdono da 1200 euro a 2500 euro anno
Secondo le indagini condotta sul gap informativo all’interno dei contesti aziendali, è emerso che il bonus pubblici sono poco conosciuti dai lavoratori dipendenti. Tuttavia, pare che ci sia un’elevata quota di HR Manager che avrebbero intenzione di inserire i suddetti bonus all’interno dei piani di welfare aziendale.
L’indagine sui Public Benefit è stata condotta da alcune società nel corso del mese di dicembre 2023. Questa ha previsto la compilazione di due questionari rivolti ai lavoratori e alle lavoratrici dipendenti, che lavorano in aziende private. L’indagine ha coinvolto anche i manager delle risorse umane.
Dal progetto è emerso che il 90% dei lavoratori subordinati non hai idea di quanti bonus pubblici siano disponibili. Inoltre, l’88% degli HR Manager ignora i benefit. Questi dati sottolineano per quale motivo è così tanto diffuso il fenomeno del non-take-up dei bonus. In sostanza, nonostante il governo si sforzi di mettere a disposizione delle aziende e dei lavoratori dipendenti una serie di Public benefit, questi non vengono mai del tutto utilizzati.
A differenza dei lavoratori dipendenti, però, i manager conoscono la copertura offerta dai bonus rispetto ai bisogni che intendono soddisfare. È evidente che c’è un gap informativo notevole che impedisce tanto ai manager quanto ai lavoratori di accedere alle agevolazioni a cui avrebbero diritto questi ultimi.
Questo fenomeno sarebbe responsabile di una perdita, per ogni singolo dipendente, che va da un minimo di 1.200 euro all’anno ad un massimo di 2500 euro. È chiaro che questa situazione crea un impatto sociale negativo da non trascurare.
Anche perché l’offerta pubblica di bonus e agevolazioni ha come scopo proprio quello di sostenere le necessità dei singoli nuclei familiari, in maniera sinergica con i contenuti dei piani di welfare aziendale delle imprese. Purtroppo, ad oggi, non c’è stata alcuna integrazione tra questi due mondi.