Neonato di soli tre mesi è attualmente ricoverato a Salerno dopo essere risultato positivo alla cocaina. L’ospedale riferisce che le condizioni sono gravi.
Un neonato di soli tre mesi è attualmente ricoverato in gravi condizioni presso l’ospedale Santobono di Napoli, dopo essere risultato positivo alla cocaina. La scoperta è avvenuta grazie all’intervento tempestivo dei medici del reparto di Pediatria dell’ospedale Ruggi di Salerno, dove il bambino era stato inizialmente portato in condizioni critiche.
La notte di martedì 9 gennaio ha portato con sé una grave emergenza nel reparto di Pediatria dell’azienda ospedaliera universitaria Ruggi d’Aragona di Salerno. Un neonato di Salerno, giunto in condizioni serie, è stato immediatamente sottoposto a cure intense dopo essere stato trasportato d’urgenza nella struttura. I medici, affrontando la situazione delicata, sono riusciti a stabilizzare il neonato e a condurre i primi esami clinici.
La tragedia ricorda un episodio simile avvenuto a Palermo lo scorso settembre, quando due gemellini appena nati erano stati abbandonati dalla madre tossicodipendente. Anche in quel caso, i neonati risultarono positivi alla cocaina. Questi eventi sollevano gravi preoccupazioni sulla tutela dei neonati in situazioni simili e sollecitano un approfondimento sulle misure di prevenzione e protezione per questi bambini vulnerabili. La comunità attende ulteriori sviluppi mentre la Procura prosegue nelle indagini.
Il neonato napoletano neonato di soli 3 mesi è al centro di una drammatica vicenda di tossicodipendenza. La madre è infatti già stata segnalata in passato ai servizi sociali per consumo di droghe. Secondo quanto emerso il sospetto è che la trasmissione della sostanza possa essere avvenuta attraverso l’allattamento. Le analisi delle urine hanno rivelato la cocaina nel sistema del neonato, aggravato dalla presenza di una forma significativa di meningite.
Attualmente la Procura di Salerno ha avviato un’inchiesta e la Polizia di Stato sta conducendo le indagini sul caso, mentre le autorità sanitarie e la comunità locale sono ora chiamate a collaborare nell’affrontare questa emergenza. La situazione sottolinea l’importanza della prevenzione e della tutela dei neonati, affinché possano avere un inizio di vita sano e sicuro.
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