Novità per il pellet, con l’IVA al 10% che rende questo il momento giusto per acquistare. L’agevolazione terminerà a breve: la situazione.
Quando parliamo di pellet dobbiamo fare il punto di quel biocombustibile realizzato attraverso la compressione di materiali organici. Solitamente questi sono residui di legno che provengono da processi industriali o da boschi che vengono gestiti in maniera sostenibili. Così si vanno a creare dei cilindri di piccole dimensioni o granuli che hanno una dimensione uniforme. Adesso però tiene banco la questione legata all’IVA sulla commercializzazione di questo prodotto.
L’attenzione di tutti coloro che acquistano regolarmente questo prodotto è rivolta all’agevolazione dell’IVA, che ovviamente impatta sul prodotto finale. Ad oggi infatti il Governo ha stanziato l’IVA al 10%, ma ben presto questa aliquota agevolata potrebbe arrivare al termine. Ovviamentecon il ripristino dell’IVA originale anche il costo è destinato ad impennare. Il 2024 quindi si profila un anno difficile per le famiglie italiane, con aumenti previsti per gas ed elettricità.
L’abolizione di alcune misure potrebbe comportare un aggravio di circa 102,15 euro annui sulla bolletta del gas, a cui si aggiungono ulteriori costi per chi sceglie offerte sul mercato libero. Di fronte a questi rincari, molte famiglie stanno cercando soluzioni alternative, e molte stanno considerando l’opzione di integrare i propri sistemi di riscaldamento con le moderne stufe a pellet. Come abbiamo detto, però la riduzione dei prezz con l’IVA scesa dal 22% al 10% potrebbe avere vita breve. Quindi è importante capire cosa sta succedendo.
Pellet, dovrai acquistare le scorte ora: sta giungendo al termine l’agevolazione
I dati forniti da Aiel indicano una riduzione del 40% rispetto al 2022 nei prezzi medi del pellet, attestandosi intorno a 6 euro a sacchetto. La riduzione è stata influenzata positivamente dagli incentivi introdotti dal governo Meloni nella manovra finanziaria del 2023. Tutto questo è merito dell’IVA agevolata al 10% sul pellet che ovviamente ha contribuito significativamente ad una riduzione dei prezzi. L’agevolazione in questione è stata riconfermata anche per il 2024, ma con un importante cavillo imposto dal governo.
Infatti, come stabilito dal governo, questa agevolazione sarà applicata solo per i primi due mesi dell’anno, ossia gennaio e febbraio. Da marzo 2024, se non saranno introdotte nuove misure, l’IVA sul pellet tornerà al 22%. La richiesta di rendere l’IVA al 10% strutturale è stata avanzata da diverse parti. A farsi promotrice di questa proposta ci ha pensato anche Annalisa Paniz, direttrice generale di Aiel, che ha sottolineato quelle che sono le necessità per tutti i consumatori in possesso di una stufa a pellet. Come riportato dalla Direttrice generale di AIEL un cambiamento è necessario anche per contrastare il mercato sommerso e le truffe.
Una proroga dell’agevolazione potrebbe portare dei benefici anche per lo Stato. Quel che è certo è che ad oggi la situazione energetica in Italia si preannuncia complicata. Le famiglie italiane sono già alla ricerca di soluzioni sostenibili e convenienti per affrontare i crescenti costi dell’energia. La conferma dell’IVA agevolata al 10% per i primi due mesi dell’anno fornisce un respiro temporaneo, ma la necessità di interventi strutturali a lungo termine è evidente per garantire stabilità e sostenibilità.