La peste suina inizia a spaventare in Italia. Ma l’esperto tranquillizza tutti in un’intervista a ‘Il Mattino’ e spiega perché non ci sono rischi.
La peste suina è un rischio per l’Italia? A questa domanda non si hanno ancora certezze, ma l’esperto in un’intervista a Il Mattino spiega il perché non ci sono particolari rischi.
“La peste suina non è trasmissibile all’uomo, ma è altamente diffusiva tra suini domestici o selvatici – spiega Aniello Anastasio – l’uomo può essere un vettore per la diffusione del virus e arrivare alla filiera suina. Il problema è quindi rappresentato nella commercializzazione del prodotto“.
L’esperto: “Animali domestici non a rischio”
Il dirigente del Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzione Animali dell’Università Federico II ribadisce che non c’è nessun rischio anche per gli animali domestici: “Loro come noi sono dei vettori. Quindi bisogna avere le stesse attenzioni igieniche e sanitarie, poiché se si trovano in allevamenti potrebbero trasmettere il virus“.
Massima attenzione anche per quanto riguarda i cinghiali selvatici. “Potremmo avere una contaminazione indiretta. Penso ad attrezzature, indumenti, ruote di veicoli contaminati all’esterno che poi accedono in un’azienda“, spiega ancora l’esperto.
“Ecco come tutelarci”
Ma come tutelarci? “La Cina non può esportare carni suine in Italia – sottolinea ancora Anstasio – le norme di biosicurezza italiane sono rigide e i controlli continui. Essendoci il virus qui da noi, le disposizioni per l’esportazione sono possibili verso Paesi indenni in base al criterio di regionalizzazione del territorio. Solo Cina, Giappone e Corea non importano i nostri prodotti“.
