Avevi il reddito di cittadinanza? Ecco cosa fare per ricevere l’assegno unico

Il reddito di cittadinanza è ormai destinato a lasciare definitivamente spazio ad altre misure. E con l’addio cambiano anche le misure per ricevere l’assegno unico.

L’addio al reddito di cittadinanza porta anche a delle modifiche su come ricevere l’assegno unico. Come scritto da Il Messaggero, in passato c’erano italiani che percepivano il bonus per i figli a carico come quota integrativa del Rdc. Naturalmente le novità decise del governo porteranno a dei cambiamenti anche nel ricevere il sostegno.

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Le novità per quanto riguarda l’assegno unico – Napolicityrumors.it – Foto Ansa

I soldi continueranno ad essere versati sulla carta destinata al Reddito di cittadinanza per l’intero importo fino alla mensilità di febbraio. Successivamente sono previste delle novità molto importanti che andiamo ad illustrarvi successivamente.

Assegno unico e addio al reddito di cittadinanza: dovrà essere rifatta la domanda

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Le novità dell’assegno unico per i destinatari del reddito di cittadinanza – Napolicityrumors.it – Foto Ansa

Chi percepiva reddito di cittadinanza e assegno unico dovrà rifare la domanda. A precisarlo è l’Inps in una sua nota. In un primo momento si era parlato che l’istituzione dell’ADI (assegno di inclusione) poteva essere utile a ricevere il bonus destinato alle famiglie con i figli a carico, ma non sarà così.

L’assegno, infatti, come precisato anche dall’Inps non potrà arrivare direttamente dall’Adi visto che la novità introdotta dal governo “non sostituisce in alcuni modo la domanda di AUU che, pertanto, deve essere sempre presentata per beneficiare della prestazione familiare“. Per questo motivo nelle prossime settimane bisognerà presentare la richiesta per avere l’assegno unico. Si tratta di una novità molto importante per gli italiani.

Come presentare la domanda

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Ecco come presentare la domanda – Napolicityrumors.it – Foto Ansa

Le modalità della presentazione della domanda sono state precisate anche dall’Inps. L’Istituto ha sottolineato “la necessità, per gli utenti che abbiano presentato la relativa domanda, di verificare la correttezza dei dati di pagamento indicati. In particolare, è necessario controllare l’esattezza del codice Iban del conto corrente o della carta prepagata, che deve essere intestato/cointestato al richiedente la prestazione“.

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