Csm, Ermini non ci sta e allontana le critiche piovute da Pinelli

Nel corso di una intervista rilasciata al quotidiano “La Stampa” è intervenuto l’ex deputato dei dem, David Ermini 

L’ex vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura, David Ermini, proprio non ci sta. Le accuse piovute, nelle ultime ore, da parte dell’esponente della Lega Fabio Pinelli sono un colpo troppo grande per lui. Cosa è successo? Il leghista gli ha puntato il dito contro e, di conseguenza, lo ha accusato di essere stata la causa del deragliamento del Csm. In particolar modo dai suoi compiti istituzionali e di aver fatto più politica che atti amministrativi.

Intervista a 'La Stampa'
L’ex deputato dem, David Ermini (Ansa Foto) Napoli.cityrumors.it

Accuse che, come annunciato in precedenza, ci tiene a respingere al mittente. Tanto è vero che al quotidiano “La Stampa” ha affermato la sua versione dei fatti. Queste sono alcune delle sue parole a riguardo: “Non è andata assolutamente così. Noi ci siamo tenuti lontanissimi dalla politica. Il Csm adotta atti di indirizzo nelle materie che la Costituzione gli assegna. Tende ad approvare atti amministrativi, nomine, trasferimenti, valutazioni di professionalità ed altro. Senza dimenticare la Sezione disciplinare. Inoltre tutela l’autonomia e l’indipendenza della Magistratura“.

Ermini: “Il Csm non è affatto la Terza Camera”

Ermini, inoltre, allontana le voci sul fatto che il Csm sia stato etichettato come la Terza Camera. Anche su questo ha avuto da ridire: “Non è assolutamente così. E’ fuorviante far credere che il Csm interloquisca con il mondo della politica. I pareri sono inviati al ministero della Giustizia. E’ una giusta forma di collaborazione fra istituzioni. Il Csm ha un ufficio studi eccellente che prepara il parere. Lo stesso che viene esaminato da una commissione, poi discusso a lungo ed alla fine votato“.

Intervista a 'La Stampa'
L’ex deputato dem, David Ermini (Ansa Foto) Napoli.cityrumors.it

La politica, quindi, non è mai stata considerata. Anzi, i punti di riferimento del Csm sono stati altri: “Il Presidente della Repubblica e la Costituzione. La politica assolutamente no“. In conclusione si riferisce alle dichiarazioni del leghista Pinelli che lo hanno ferito e non poco: “Sono parole ingenerose. Non ha senso confrontare i numeri. Noi abbiamo lavorato in stagione di Covid durante il quale il consiglio non si è mai fermato. La Sezione Disciplinare è stata investita di problematiche nuove. Un periodo duro. Non mi aspettavo un ringraziamento nei miei confronti, ma per coloro che hanno dovuto affrontare una stagione eccezionale“.

 

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