Nel corso di una intervista che ha rilasciato al noto quotidiano “La Stampa” è intervenuto il noto economista, Carlo Cottarelli
Per Carlo Cottarelli il piano è molto semplice. Per poter recuperare delle importanti risorse fa un invito al governo. Lo fa nel corso di una intervista rilasciata alla “Stampa” dove ha svelato i suoi pensieri e progetti. Ovvero quello di poter realizzare una spending review e anche quello di alzare una tassa sulla successione. Queste sono alcune delle sue parole a riguardo: “Si sapeva benissimo che il taglio dei parlamentari avrebbe comportato dei risparmi piuttosto limitati, nell’ordine dei 50 milioni di euro l’anno.
Nel caso in cui si volesse un risparmio sostanziale allora servirebbe una Camera unica. I risparmi, in questo modo, sarebbero non solo sugli stipendi dei parlamentari ma anche sugli uffici e sul personale. Per poter cercare di recuperare delle risorse bisogna riprendere in mano il lavoro sulla revisione della spesa che feci dieci anni fa. Senza dimenticare le spese per il personale ed anche che i trasferimenti fa allo Stato verso famiglie ed imprese. In questo modo le riforme aiutano”.
Poi ha continuato dicendo: “Bisogna affrontare i costi politici di questi tagli. Il governo è intervenuto sul reddito di cittadinanza, anche se quello si tratta di un obiettivo politico visto che volevano eliminare una misura del centrosinistra“.
Cottarelli ha continuato la sua intervista rivelando il problema del nostro Paese: “Bisogna tenere conto di una cosa, ovvero che la ricchezza è il frutto del risparmio e che il risparmio è il frutto di un reddito che è già stato tassato. Segno del fatto che si va a tassare, per ben due volte, lo stesso reddito. Siccome i redditi non si riescono a tassare si agisce sul risparmio visto che è più visibile. In Italia il problema principale non è quello di tassare la ricchezza, ma combattere l’evasione“.
Successivamente ha affermato: “Le politiche del governo contro l’evasione mi fanno rimanere un po’ scettico. In particolar modo sul concordato biennale preventivo. In particolar modo se il governo seguisse il consiglio del Parlamento di consentire questo strumento a tutti i contribuenti. Soprattutto quelli che non hanno una buona paga fiscale“.
In conclusione ha aggiunto: “Reintrodurre l’Imu sulla prima casa? Sarebbe un suicidio. Mi concentrerei sull’imposta di successione. Rispetto ad altri Paesi è molto più bassa, l’aliquota sull’eredità è del 4%. In questo modo si andrebbero a ridurre le tasse sul lavoro sui profitti“.
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