Pochi giorni fa sparò contro la fidanzata ed un ex attore, importante svolta nelle indagini da parte delle forze dell’ordine: scatta l’arresto
In un primo momento si era parlato di un possibile tentativo di rapina per quanto riguarda un Rolex. Una ipotesi che, successivamente, è stata subito scartata. Anche perché la versione dei fatti non aveva convinto del tutto i poliziotti che non si sono mai arresi alla ricerca della verità. Fino a quando, nelle ultime ore, non c’è stata una vera e propria svolta nelle indagini. A quanto pare si è trattato di un tentativo di vendetta.
Per Giovanni Nicola Moffa, ovvero il ragazzo rimasto ferito in seguito all’agguato avvenuto nelle Case Nuove nella serata di mercoledì 17 gennaio, sono scattate le manette. Quest’ultimo, infatti, sarebbe rimasto ferito nella faida che ha visto come protagonisti dei giovanissimi (ritenuti vicini al clan Contini). La Squadra Mobile della Questura di Napoli ha portato all’arresto del ragazzo di 18 anni. Le accuse nei suoi confronti sono molto pesanti.
E’ accusato del raid di pochi giorni fa contro Ciro Vecchione. Un nome noto nel mondo dello spettacolo visto che si tratta di un ex attore (ha recitato ne “La paranza dei bambini“). Oltre a lui è rimata ferita anche la fidanzata. L’arma utilizzata, nel dicembre dello scorso anno, era una pistola. Al 18enne è stata riconosciuta l’aggravante del 416 bis. Un vero e proprio agguato quello che si è verificato, appunto, alle Case Nuove. Per il semplice motivo che le forze dell’ordine hanno recuperato almeno una 80ina di bossoli.
Entrambi di diverso calibro. In due avrebbero sparato. Gli stessi che si trovavano in sella ad un Sh bianco. L’obiettivo dei sicari era proprio Moffa. Quest’ultimo, però, avendo capito del pericolo è stato veloce nel nascondersi dietro a delle automobili. Solo che uno dei proiettili, sparati all’impazzata dai due, hanno centrato in pieno una donna che si trovava di passaggio. La vittima è stata portata in ospedale, ma fortunatamente le sue condizioni non sono gravi e, di conseguenza, non è in pericolo di vita.
Il 18enne, nel corso dell’interrogatorio alla polizia, aveva ribadito di essere stato vittima di un tentativo di rapina. Tanto da affermare che volevano rubargli il suo Rolex. Anche se, quando è stato appunto interrogato, gli inquirenti hanno notato che non lo aveva al polso. Moffa è ritenuto gravemente indiziato di duplice tentato omicidio aggravato dal metodo mafioso.
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