Inps, i titoli di Stato vanno dichiarati ma in modo diverso dal passato. Ecco la novità che nessuno si aspettava e che ti da una boccata d’aria.
Adesso chi possiede i titoli di Stato può tirare un sospiro di sollievo. La novità è infatti enorme e riguarda tutti i contribuenti, dal più ricco al più povero. A trarre vantaggio da questa manovra è quindi il ceto medio basso, ovvero coloro che hanno qualche risparmio investito in strumenti finanziari statali.
Si tratta di una news dell’ultimo minuto che va ad impattare sulla realizzazione dei nuovi Isee e quindi è molto importante da sapere. Dall’applicazione di questa, perciò, ne può anche derivare un Isee errato e quindi l’esclusione da un servizio da parte di cittadini aventi diritto da agevolazioni importanti. Cerchiamo dunque di capire meglio per non fare errori ed essere sicuri di avere tutti i benefici che ci aspettano.
In pochi lo sanno perché questa news è appena uscita. La decisione è stata presa dal Governo Meloni e punta a dare maggiore possibilità di avere un ISEE più basso anche a persone con un ceto medio basso. La norma quindi amplia i beneficiari dei benefit previsti dalla legge per chi è in Stato di bisogno anche a chi è in possesso di Titoli di Stato: occorre infatti ricordare che questi sono strumenti finanziari che però una volta stipulati sono vincolati e quindi intoccabili per un determinato periodo. È vero che portano i frutti ma nel frattempo il soggetto che li possiede non può toccarli.
Nuova normative per stilare gli ISEE, ma queste regole non entreranno in vigore nell’immediato. Contenute nella Legge di Bilancio, sono però subordinate all’approvazione alle modifiche necessaria al regolamento sulla disciplina dell’ISEE. Immutata è rimasta la disciplina per quanto riguarda il patrimonio mobiliare e anche l’obbligo di indicare in DSU presentate a gennaio tutti i rapporti finanziari.
Ciò che va a mutare notevolmente è questo: presto dal calcolo dell’ISEE verranno esclusi i titoli di Stato con un valore complessivo di 50 mila euro e quei prodotti finanziari di tutela del risparmio con obbligo di rimborso chiamato assistito dalla garanzia dello Stato. Fino a che però non ci sarà il DPCM (Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri) i titoli di Stato vanno indicati nell’ISEE. Solo quando avverrà questo, sulla base di quanto in esso scritto, i suddetti valori potranno essere non considerati nel calcolo dell’ISEE, ovvero dello strumento indicatore della situazione economica di un nucleo familiare.
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