L’Inps ha reso noti i primi dati sull’assegno di inclusione e i numeri parlano chiaro. La maggior parte delle richieste arrivano dagli ex precettori del Reddito di cittadinanza.
L’assegno di inclusione è pronto ad entrare nel vivo. Dopo lo stop al Reddito di cittadinanza, il governo ha dato il via libera a questa nuova misura di sostegno per gli italiani e le prime risposte sono positive. Secondo i dati comunicati dall’Inps, e riportati dall’Adnkronos, sono oltre 560mila le domande presentate e di queste la maggior parte sono state fatte proprio dagli ex precettor del precedente bonus.
Entrando nei dettagli, quasi la metà arrivano da Campania e Sicilia, in linea con quanto succedeva con il Reddito di cittadinanza. Successivamente troviamo Puglia, Lazio, Calabria e Lombardia. L’età media, invece, è di 43,4 anni.
Come funziona l’assegno di inclusione
Stando a quanto riportato dall’agenzia di stampa, ad oggi oltre 68mila euro le domande accolte e il beneficio di 350 euro per 12 mesi sarà erogato a partire dal 26 gennaio. Nei mesi successivi sempre il 27. Per chi, invece, presenterà la richiesta entro il 31 del mese in corso dovrà aspettare il 15 febbraio per avere i primi soldi anche se poi da marzo il tutto si allineerà agli altri.
Si tratta, come detto in precedenza, del bonus che prenderà il posto del Reddito di cittadinanza. Le prime risposte, stando ai numeri, sono sicuramente molto positive, m la platea può essere ancora più alta. Le informazioni parlano, infatti, di circa 700mila persone pronte a richiedere questo sostegno e, quindi, i numeri sono destinati ad aumentare nei prossimi gironi. E presto possibile anche un aggiornamento dell’Inps sui numeri.