Attenzione all’Isee 2024 per quanto riguarda la richiesta dell’Assegno Unico: cosa fare per non rischiare di perdere il bonus
Se è vero che da un lato bonus e sostegni economici sono, in Italia, molto numerosi e trasversalmente disponibili, è anche estremamente importante verificare la sussistenza dei requisiti, molto diversi da un’agevolazione all’altra. Il rischio è infatti duplice: da una parte l’accesso al bonus potrebbe essere inibito ma dall’altro ci si potrebbe anche trovare nella situazione di dover restituire quanto ricevuto.
Vediamo dunque che cosa cambia nel 2024 per quanto riguarda le richieste, dal punto di vista dei requisiti, per l’erogazione dell’Assegno Unico, una delle forme di aiuto economico più importanti per gli italiani. Perché vi sono novità importanti che se non rispettate potrebbero anche causarne la sospensione.
Assegno Unico e requisiti 2024, cosa cambia? Ecco cosa fare per non perderlo
Quando si parla di Assegno Unico il principale elemento, dal punto di vista dei requisiti, al quale occorre fare riferimento è sicuramente l’Isee. E proprio da questo punto di vista occorre tenere conto di una importantissima segnalazione proveniente nientemeno dall’Inps che ha fornito un chiarimento che tutti devono conoscere perché va a determinare in maniera diretta il valore dell’Isee.
Purtroppo non si tratta di buone notizie: quelle arrivate attraverso il messaggio numero 165 del 12 gennaio 2024 emesso dall’Istituto di previdenza hanno peraltro creato non poca confusione in molti di coloro che avevano già in precedenza presentato la richiesta per poter ottenere l’Assegno di Inclusione, che sostituisce il Reddito di Cittadinanza. Ebbene, è stato comunicato che Btp e libretti di risparmio postale devono essere inclusi nel calcolo del valore Isee, fino ad un valore totale di 50mila euro.
Va da sé che questo potrebbe implicare importanti variazioni nella compilazione dell’Isee e dell’importo dell’Assegno Unico erogato mensilmente. L’Inps ha spiegato che questa disposizione fa capo alla mancanza di un Decreto Attuativo in merito all’approvazione delle modifiche al regolamento dell’Isee indicate nella Manovra 2024. Dal momento che la procedura non era aggiornata, le attestazioni potevano, prima del messaggio Inps, considerare la franchigia dei 50mila euro o meno.
Con l’attuazione del Decreto titoli di Stato e prodotti di raccolta del risparmio postale potranno, fino ad un massimo di 50mila euro, non essere indicati e pertanto non avranno alcun peso per quanto riguarda il calcolo dell’Isee. Al momento però rimane l’obbligo di dichiarare nella DSU tutti i rapporti finanziari. Va da sé che questo potrebbe portare ad una diminuzione dell’importo dell’Assegno Unico.