Francesco Facchinetti si confessa a cuore aperto su un malessere che ha tenuto nascosto finora, in barba al giudizio degli altri.
Mentre sul web annuncia l’ennesima svolta nella sua carriera professionale – è diventato da poco un agente Fifa – Francesco Facchinetti continua a impegnarsi duramente su un percorso di crescita interiore iniziato qualche tempo fa. Il conduttore e musicista, infatti, è stato seguito da uno psicologo per cercare di scacciare via un tratto ‘sgradevole’ della sua personalità, a conferma le sue dichiarazioni in una lunga intervista al podcast di Luca Casadei One More Time.
Senza troppi giri di parole, infatti, il figlio di Roby Facchinetti ha svelato come gli sia stato diagnosticato un disturbo narcisistico della personalità. Di che si tratta? Analizzando i criteri clinici che ne delineano le caratteristiche, un paziente affetto da tale disturbo manifesta un preciso modello di grandiosità oltre che scarsa – o assente – empatia e viscerale necessità di essere adulato. “È destabilizzante raccontarlo? Sì”, ha ammesso.
L’ennesima uscita che fa discutere, non potevano che alzare un polverone le dichiarazioni di Francesco Facchinetti. Il conduttore, musicista e, da pochissimo, procuratore Fifa si è raccontato in una chiacchierata con Luca Casadei, che lo ha ospitato nel suo podcast One More Time. Tra gli argomenti trattati durante l’intervista anche il periodo che il figlio del leader dei Pooh ha passato in terapia per cercare di smussare gli angoli più acuminati del proprio carattere.
Nello specifico, soffrirebbe di disturbo narcisistico della personalità. Da lì scaturirebbero anche certi suoi atteggiamenti, come rivelato in un passaggio: “Ogni tanto mia madre mi chiede: ‘Perché giri con una Rolls-Royce da 3-400mila euro?’ e io dico: ‘Lavoro tutto il giorno, se non avessi una Rolls non uscirei di casa‘. Non solo perché poi ha chiarito scavando più a fondo nella questione: “Devo avere attorno a me cose che mi rendono la giornata piacevole’. Sono cose materiali? Sì. È destabilizzante raccontarlo? Sì, ma mi rasserenano”.
Nota la sua passione per il marchio automobilistico britannico, ai microfoni de La Gazzetta dello Sport qualche tempo fa sottolineava: “Per me è l’auto per eccellenza, anche perché ha un legame con la musica. Sono un grande fan dei Beatles e di John Lennon; aveva una Rolls dipinta a temi floreali, un po’ alla figlio dei fiori”.
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