Lascia la zona “rossa” dei Campi Flegrei. L’Osservatorio Vesuviano “trasloca”. Alla ricerca di un nuovo edificio che lo possa ospitare.
La sede in Via Diocleziano 238 non sarà più quella che ospiterà l’Osservatorio Vesuviano. Le ragioni di sicurezza che spingono a questa decisione sono importanti e la ricerca si è focalizzata nell’intervallo di tempo di almeno un anno. Ma perché questa esigenza?
Spazi molto grandi e soprattutto misure di sicurezza, queste sono le richieste per la ricerca del nuovo immobile, una sorta di “nuova casa” per meglio svolgere le importanti attività legate alla sicurezza del territorio. Ovviamente una volta trovato l’edificio, sarà l’Osservatorio Vesuviano, sostenendo le spese necessarie, a renderlo idoneo alle varie attività, secondo le norme dell‘INGV, ossia l’ente di ricerca che si occupa di studiare la terra, il mare, il cielo e le acque profonde.
La ricerca per la nuova sede si rivolge sia ai possibili edifici privati disponibili ma anche a quelli i cui proprietari sono enti pubblici. Basti pensare a Città Metropolitana di Napoli, Comune di Napoli, INAIL, Agenzia del Demanio, ma anche l’Agenzia per l’amministrazione e destinazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata. Tutti enti pubblici i quali potrebbero possedere immobili adatti alla nuova sede.
La decisione del trasferimento
A questo punto ci si chiede come mai sia urgente questa decisione di traslocare l’Osservatorio Vesuviano dalla zona “rossa” dei Campi Flegrei. Va ricordato che l’Osservatorio Vesuviano monitora un’attività molto importante legata ai terremoti ed eventuali eruzioni vulcaniche.
Da non dimenticare è la presenza dei due vulcani attivi, ovvero quello del Vesuvio e quello dei Campi Flegrei, la cui attività viene costantemente monitorata dall’ Osservatorio Vesuviano. La sede attuale è quella di Fuorigrotta, ma l’avviso pubblico dichiara di dover trovare entro un anno un nuovo edificio e ne spiega bene la motivazione: “Verranno esclusi preventivamente immobili e spazi siti nella zona rossa di rischio vulcanico dell’area”.
Quindi la zona “rossa”, considerata a rischio e quindi pericolosa dei Campi Flegrei, è esclusa, dato che vi è maggiore rischio da parte dei vulcani attivi e costantemente monitorati, di una loro possibile, e si spera molto lontana, eruzione. Ma il rischio c’è e va considerato. Questa richiesta di “traslocare” da parte dell’ Osservatorio Vesuviano è anche stabilita dal Decreto del presidente del Consiglio del 21 ottobre 2023. In questa norma l’Edificio dell’Osservatorio viene definito come segue: “interesse strategico la cui funzionalità, durante gli eventi sismici, assume rilievo fondamentale per le finalità di protezione civile”.