Le nuove bollette saranno un incubo per milioni di italiani, e ciò a causa di una serie di congiunture, ma anche di scelte politiche.
Siamo ancora in pieno inverno e anche se a breve l’Anticiclone Nordafricano ci farà visita, dovremo pagare i consumi di gas. E non si prospettano notizie positive.
ll fatto è che proprio nel mese di gennaio stanno avvenendo fatti che si ripercuoteranno pesantemente sulle tasche degli italiani.
Tutte le novità, tra l’altro, sono oggetto di aspre critiche da parte delle associazioni dei consumatori. Ecco cosa sta succedendo e quali saranno le conseguenze in bolletta.
Attenzione, meglio controllare le nuove bollette e cambiare, finché si è in tempo
Chi non ha ancora aderito al mercato libero si trova in una momento di transizione, ed è stato spostato alle “tutele graduali”.
In sostanza, il mercato a maggior tutela è finito, e quei milioni di utenti che ne facevano parte sono stati costretti a passare al mercato libero. Già di per sé qualcosa che non andrà certo a favore del portafogli.
Ma tantissime famiglie (si stimano in almeno 5 milioni di utenti) non hanno cambiato fornitore o tipo di contratto, e questo significa che sono stati assegnati “d’ufficio” a società di fornitura che hanno, di fatto, comprato all’asta i contratti degli utenti.
Cosa significa tutto ciò? Sicuramente niente di buono per i cittadini, ma possiamo in qualche modo tutelarci dalle insidie, se conosciamo i meccanismi di questo atto che è stato commesso contro la cittadinanza stessa. Il tutto per avere i soldi del PNNR, che per la maggior parte verranno spesi in chissà quali faraonici progetti, come campi da padel e piste ciclabili, che di sicuro i cittadini non useranno nemmeno. Digressione a parte, ecco qual è la situazione e come tentare di tutelarsi.
Questo significa che l’utente non ha deciso le condizioni contrattuali sulle forniture di luce o gas, ma pagherà una quota stabilita da ARERA e le società che hanno acquisito l’utenza.
Però questo “prezzo garantito” non è detto che sia conveniente, anzi, forse è proprio il contrario. Perché i prezzi dell’energia nel settore delle “tutele graduali” sono decisi in base all’andamento del prezzo sul mercato.
Ergo, visto che le guerre aumentano, ci sono tensioni geopolitiche e speculazioni, il prezzo non può che aumentare, da qui ai prossimi mesi. Le cosiddette tutele graduali, dunque, non sono certo una tutela vera per il consumatore, a dispetto del nome, e comunque non avrebbero vita lunga perché sono previste per un massimo di 3 anni.
L’unica soluzione, dunque, è quella di cercare tra le offerte del mercato libero, fare un check sulle proprie abitudini di consumo e scegliere una tariffa che rispecchi le proprie esigenze, quelle reali e non quelle decise da altri, in nome di una falsa tutela.