Uomo ucciso a coltellate in casa, importante svolta nelle indagini: arriva la confessione da parte del killer
Bisogna tornare indietro di pochi mesi. Precisamente il 19 novembre dello scorso anno quando nella Loggetta (rione storico nel napoletano) si è consumato un brutale omicidio in via Mario Gigante. Lo stesso che ha visto come vittima un uomo. Si trattava di Mario Palma, anni 81, ucciso con una serie infinita di coltellate. Secondo quanto riportato dall’autopsia pare che ne siano state almeno una novantina. A quanto pare ad uccidere l’uomo è stato il nipote che ha confessato il tutto.
Quest’ultimo si era intrattenuto nell’abitazione della vittima. Il clima era piuttosto tranquillo. Mai nessuno avrebbe pensato che da lì, fino a quel momento, l’abitazione di Palma si sarebbe trasformato nella scena di un omicidio. Anzi, addirittura avevano preso anche un caffè insieme (preparato dall’81enne) e fumato qualche sigaretta. Poi è accaduto l’inimmaginabile: l’uccisione dell’uomo a suon di coltellate. Colpito più volte in cucina, corridoio, soggiorno, segno del fatto che l’anziano ha provato a scappare e chiedere aiuto.
Proprio nel soggiorno, però, la sua corsa è terminata. Ed è proprio lì che è stato ritrovato in una pozza di sangue. Nelle ultime ore è scattato il fermo per il nipote. Le accuse nei suoi confronti sono inevitabilmente gravi visto che si parla di omicidio aggravato. Il passato dell’assassino non era di certo pulito visto che, nel 2017, era stato arrestato per motivi legati alla droga e poi era rimasto ferito in un agguato verificatori nel Rione Traiano. Ora il nuovo arresto dei carabinieri, ma per omicidio.
Loggetta (Napoli), omicidio Palma: il nipote confessa, arrestato
La confessione è arrivata durante l’interrogatorio tenutosi con gli inquirenti dove ha spiegato il tutto nei minimi dettagli. Ad accorgersi che qualcosa non stesse andando per il verso giusto e, soprattutto, per aver notato delle tracce di sangue era stata la vicina di casa. Proprio quest’ultima aveva allertato il fratello della vittima con una telefonata. Con l’altro doppione delle chiavi i due sono entrati ed hanno visto il corpo a terra senza vita, con la faccia in giù, dell’anziano con evidenti ferite su buona parte del corpo.
La casa era in ordine, ma i cassetti ed i mobili della stanza da letto erano stati aperti. Segno del fatto che qualcuno ha scavato per trovare soldi o oggetti di valore. Gli inquirenti non hanno mai avuto dubbi sul fatto che ad uccidere l’uomo sia stato un familiare. Anche perché la vittima non faceva mai entrare in casa nessuno visto che era una persona piuttosto riservata. Poi la svolta nelle indagini con la confessione del 27enne di Soccavo.
Non è finita qui visto che, nel momento in cui sferrava le coltellate a Palma, il nipote si sarebbe ferito lasciando anche il suo sangue nelle tracce della scientifica. Nonostante ciò ha provato anche a pulirsi nel lavandino, ma anche lì ha lasciato altre tracce. Senza dimenticare anche le prove biologiche rintracciate sui mozziconi di sigarette e bicchierino del caffe con tanto di impronta digitale.