Per cambiare vita basta poco: diventa la tua versione migliore con le 6 infallibili tecniche giapponesi
Published by
Enrico DS
10 mesi ago
Anno nuovo, vita nuova: ecco 6 percorsi di trasformazione che integrano antiche filosofie giapponesi nella routine quotidiana.
In un mondo che pretende sempre di più, superare la tendenza a procrastinare e la pigrizia è una sfida comune da affrontare. In questo senso, il Giappone, con il suo ricco patrimonio culturale e filosofico, offre tecniche senza tempo per uscire da questa sfida a testa alta. In particolare, dal paese del Sol Levante possiamo attingere sei metodi capaci di trasformare l’approccio alle attività quotidiane e migliorare la produttività.
Un nuovo anno è appena cominciato e molti di noi sperano che il 2024 segni anche l’inizio di una nuova vita. A questo punto, non resta che scegliere, tra i percorsi di trasformazione che integrano antiche filosofie giapponesi nella routine di tutti i giorni, quello più adatto alle esigenze e alle aspettative personali. I risultati non tarderanno ad arrivare: leggere per credere.
Sei parole per dare una svolta radicale alla nostra vita
Ikigai: scoprire lo scopo della tua vita Scoprire il tuo Ikigai, o “ragion d’essere”, significa trovare ciò che ti motiva veramente. È l’intersezione unica di ciò che ami, di ciò in cui sei bravo, di ciò di cui il mondo ha bisogno e di ciò per cui puoi essere remunerato. Identificando il tuo Ikigai, accendi il carburante interiore che ti rende desideroso di affrontare ogni nuovo giorno. Questa motivazione intrinseca può ridurre significativamente i sentimenti di pigrizia poiché sei spinto da uno scopo.
Kaizen: l’arte del miglioramento continuo Il Kaizen enfatizza piccoli cambiamenti incrementali piuttosto che obiettivi grandiosi, spesso dirompenti. Concentrandoti sul miglioramento continuo, puoi raggiungere lentamente risultati più grandi senza sentirti sovraccaricato. La natura gestibile del Kaizen consente un ritmo costante di progresso che tiene a bada la procrastinazione.
La Tecnica del Pomodoro: padroneggiare la gestione del tempo Nata in Italia ma ampiamente adottata in Giappone, la Tecnica del Pomodoro consiste nel lavorare in raffiche di sforzo concentrato seguite da brevi pause. Questo sistema incoraggia a lavorare in fasce orarie di 25 minuti, separate da periodi di riposo di 5 minuti. Questo ritmo aiuta a mantenere alti livelli di concentrazione e produttività, prevenendo il burnout e la pigrizia.
Hara Hachi Bu: mangiare consapevole per sostenere l’energia Hara Hachi Bu si traduce in “mangia fino a quando non sei pieno all’80%”. Non mangiando troppo, eviti la pigrizia e la letargia spesso associate alla pienezza. Questa pratica alimentare consapevole garantisce un livello costante di energia, aiutando a mantenere la produttività per tutto il giorno.
Shoshin: abbracciare la mentalità del principiante Shoshin, o “mentalità del principiante”, consiste nell’affrontare i compiti con occhi nuovi e un cuore aperto, indipendentemente dal tuo livello di esperienza. Questa mentalità incoraggia la curiosità e la volontà di imparare, rendendo il processo più coinvolgente e meno propenso a indurre la procrastinazione.
Wabi-Sabi: celebrare l’imperfezione Wabi-Sabi è l’accettazione e l’apprezzamento dell’imperfezione. Lasciando andare l’irraggiungibile ricerca della perfezione, adotti una mentalità più sana e orientata all’azione. Questa filosofia promuove l’azione, per quanto imperfetta, in alternativa al soccombere alla paralisi dell’analisi.L’integrazione di queste antiche tecniche giapponesi può fornire un approccio olistico per combattere la pigrizia e promuovere una vita più produttiva e appagante.