Se la domanda per l’assegno di inclusione è stata respinta, possono esserci diversi motivi. Sono in pochi a saperlo: di cosa si tratta.
L’assegno di inclusione è la nuova misura assistenziale offerta dal Governo italiano e che andrà a sostituire quello che era il reddito di cittadinanza. Per riceverlo però c’è bisogno di rispettare diversi parametri e tra questi troviamo anche dei limiti di reddito. Inoltre non sono pochi i cittadini che si sono chiesti se questa misura assistenziale possa essere compatibile insieme ad altre misure. Ebbene in questo contesto ci sono diverse notizie positive.
Infatti, l’attuale esecutivo ha fatto sapere che sarà possibile ottenere il sussidio anche se si riceve l’assegno familiare e la Naspi. Buone notizie anche per coloro che sono i lavoratori part-time. Infatti proprio loro potranno anche ricevere l’assegno di inclusione, basta solamente che il loro reddito ISEE sia inferiore ai 9.360 euro annui.
Sono però tantissimi i cittadini che hanno visto respinta la loro domanda per l’assegno di inclusione. Ebbene anche questo potrebbe accadere ed i motivi potrebbero essere diversi. Fortunatamente tutti i cittadini richiedenti avranno l’opportunità di rettificare subito la propria domanda.
Assegno Inclusione, perché la domanda può essere respinta: tutte le motivazioni
Sono tantissimi i cittadini che in queste ore stanno ricevendo l’esito della domanda di Assegno di Inclusione ed in molti casi sono stati verificati dei respingimenti. Tuttavia bisogna comprendere le ragioni che portano la domanda ad essere respinta, e questa potrebbe essere una questione a dir poco spinosa. Infatti le motivazioni possono variare da un caso all’altro.
Tra le cause più comuni troviamo la mancanza dei requisiti economici, errori nella compilazione della domanda, discrepanze nei dati forniti rispetto alle informazioni in possesso dell’INPS. Ovviamente poi possono esserci anche dei problemi relativi alla residenza, cittadinanza o beni durevoli posseduti dal nucleo familiare. L’INPS fornisce dettagliate indicazioni sul motivo specifico del respingimento, facilitando così l’individuazione del problema e la successiva correzione. Tra questi troviamo sicuramente la verifica dell’ISEE.
Questo infatti puà rivelare un superamento delle soglie previste o un reddito familiare che eccede i limiti indicati. Ovviamente bisogna subito fare presente che l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale non è coinvolto in alcun modo in complotti o errori sistematici, ma piuttosto ogni caso viene esaminato individualmente in base a quelli che sono i criteri sanciti dall’Assegno di Inclusioni. Ma come detto, sono diverse le cause di respingimento e tra queste troviamo anche la mancata dichiarazione dell’attività lavorativa di membri del nucleo familiare o la presenza di dimissioni volontarie non comunicate.
Nella ricezione di questo sussidio gioca un ruolo fondamentale anche la composizione dei nuclei familiari. Infatti l’Assegno di Inclusione verrà erogato solamente se sono presenti nei nuclei familiari dei minori, persone over 65 e soprattutto soggetti affetti da disabilità. Comprendere quindi l’errore presente all’interno della domanda può essere fondamentale per presentare rettifica e far sì che l’INPS accetti finalmente la richiesta del sussidio.