Le ore di straordinario incidono sui contributi e sull’importo della pensione anticipata? Tutti i dettagli a cui fare attenzione.
Le ore di straordinario hanno sempre rappresentato un’opportunità per i dipendenti di aumentare lo stipendio mensile. Tuttavia, è importante essere consapevoli del fatto che tali ore non hanno un impatto sull’importo della pensione. Secondo l’INPS, infatti, le ore di straordinario non vengono considerate nel calcolo dei contributi per il trattamento pensionistico e quindi non influiscono sull’importo dell’assegno.
Questa novità è stata confermata anche dalla Cassazione, che ha chiarito che le ore di straordinario non rientrano nemmeno nel calcolo della contribuzione figurativa che l’azienda deve versare al dipendente che percepisce l’assegno straordinario di solidarietà.
Le ore di straordinario non incidono sull’età di uscita del lavoratore. Per un lavoro di 40 ore settimanali, non è consentito effettuare più di 8 ore di straordinario alla settimana, né più di 250 ore nell’arco di un anno.
È quindi fondamentale comprendere quali voci della busta paga rientrino nell’imponibile previdenziale. Oltre alla paga base, bisogna considerare la contingenza, l’elemento distinto della retribuzione, il terzo elemento, gli scatti di anzianità, le indennità di vario tipo, la retribuzione per ferie o permessi goduti o non goduti, le retribuzioni per festività e le tredicesime e quattordicesime.
Tuttavia, è importante sottolineare che il calcolo dei contributi per il trattamento pensionistico può variare in base alla tipologia di lavoratore. Ad esempio, per i dipendenti pubblici iscritti alla Gestione separata dei trattamenti pensionistici ai dipendenti dello Stato, il calcolo della quota A retributiva di pensione viene determinato con il trattamento economico che spetta su 12 mensilità alla cessazione del servizio. In questo caso, lo straordinario non incide sul Tfs (trattamento di fine servizio) o sul Tfr (trattamento di fine rapporto).
Per i lavoratori statali, la base pensionabile è composta dalla media delle retribuzioni annue degli ultimi 10 anni precedenti la pensione. Dal 1° gennaio 1996, gli straordinari sono inclusi nella retribuzione imponibile, a patto che la quota del conteggio sia superiore al valore virtuale del 18%. Mentre per i lavoratori degli enti locali, il calcolo della quota A retributiva si basa solo sugli elementi in busta paga che rispondono ai criteri di continuità.
Nonostante le ore di straordinario non incidano direttamente sull’importo della pensione, possono comunque avere un impatto indiretto sulle future prestazioni previdenziali. Infatti, data l’assoggettazione all’imposizione contributiva delle ore di straordinario, ciò può comportare un aumento del montante contributivo e quindi un miglioramento dell’importo cronologico dell’assegno pensionistico.
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