Venne bruciato vivo in auto, svolta nelle indagini: due gli arrestati

Venne bruciato vivo in auto, importante svolta nelle indagini: sono due le persone che sono finite in manette 

Importante svolta nelle indagini in merito ad una terribile vicenda che si verificò il 3 marzo del 2022 in quel di Acerra (Napoli). Ovvero quella che vide come vittima Domenico Vellega, anni 48. Una terribile morte per quest’ultimo che venne bruciato vivo nella sua auto. Il suo cadavere venne trovato carbonizzato all’interno della sua vettura. A quasi due anni da quell’episodio sono stati effettuati degli importanti passi in avanti da parte degli inquirenti.

Svolta omicidio Domenico Vellega
Svolta nelle indagini (Pixabay Foto) Napoli.Cityrumors.it

Indagini che, fino a questo momento, sono state portate avanti dalla Procura di Nola. Nelle ultime ore i carabinieri della compagnia di Castello di Cisterna hanno arrestato due persone. Si tratta dell’ex moglie della vittima e del suo attuale compagno. Le accuse nei loro confronti sono inevitabilmente gravi visto che si parla di omicidio aggravato. La donna è stata portata nel carcere femminile di Pozzuoli, mentre per il compagno quelle di Poggioreale.

Acerra, venne bruciato vivo in auto: arrestati ex moglie e compagno

In un primo momento si era parlato addirittura di un possibile gesto volontario da parte di Vellega. Una ipotesi che, però, successivamente è stata immediatamente esclusa visto che c’erano tutte le prove che si trattasse di un omicidio. Quella terribile sera di due anni fa la donna ed il suo compagno ferirono la vittima prima all’interno della loro abitazione. Successivamente caricarono l’uomo nell’auto (si trattava di una Fiat 600) e diedero fuoco.

Svolta omicidio Domenico Vellega
Svolta nelle indagini dei carabinieri (Ansa Foto) Napoli.Cityrumors.it

Il loro obiettivo era quello di cancellare definitivamente le prove. Quando appiccarono il fuoco, però, l’uomo era ancora vivo. Successivamente scattò l’allarme da parte di alcuni residenti che si accorsero delle fiamme e del vasto fumo. I militari dell’arma arrivarono sul posto (in via Torricelli al confine con Marigliano) dove trovarono l’auto distrutta ed il corpo carbonizzato di Vellega.

Gli inquirenti tecnico-scientifici hanno subito escluso l’ipotesi che potesse trattarsi di un suicidio. Nel corso di questi anni sono stati raccolti degli importanti indizi da parte dei due indagati. Ora si cercherà di capire il motivo che ha spinto la coppia a compiere questo orribile gesto nei confronti del 48enne.

 

 

 

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