Piazza del Plebiscito, uno dei luoghi più celebri al mondo, nasconde un segreto che ha lasciato napoletani e turisti a bocca aperta
Posizionata nel cuore della città di Napoli, Piazza del Plebiscito ospita ogni anno milioni di persone provenienti da tutto il mondo, animate dall’obiettivo di percorrerla e poter ammirare il magnifico assortimento di edifici storici che la circondano: Palazzo Salerno, Palazzo della Prefettura, Palazzo Reale e la Basilica di San Francesco di Paola. Oggi l’area è totalmente pedonalizzata per un’adeguata conservazione e tutela del patrimonio storico e culturale, divenuto simbolo della città. Molti non sanno, però, che Piazza del Plebiscito nasconde un oscuro segreto.
Ai piedi della collina di Pizzofalcone, l’area della piazza si estende con una grandezza di circa venticinquemila metri quadrati e, come già accennato, è circondata da alcuni edifici che costituiscono la cornice di questo luogo così suggestivo. La Basilica di San Francesco di Paola fu fatta costruire da Ferdinando I di Borbone a immagine e somiglianza del Pantheon di Roma; a un altro lato della piazza fu realizzato dal celebre architetto messinese Francesco Sicuro verso la fine del XVIII secolo, Palazzo Salerno che dal 2015 è sede del Comando Forze Operative Sud dell’Esercito Italiano.
Sul lato opposto troviamo il Palazzo della Prefettura (in origine Palazzo della Foresteria), opera realizzata da Leopoldo Lapertura intorno al 1815 e nata dall’idea di Ferdinando I, il quale aveva intenzione di edificare una struttura che potesse ospitare gli stranieri giunti a Napoli per visitare la corte borbonica. L’attrazione principale della piazza, però, è il Palazzo Reale, utilizzato dalla famiglia Borbone come una delle quattro residenze reali. Il segreto a lungo custodito all’interno del confine delimitato da questi quattro edifici è la maledizione lanciata dalla Regina Margherita di Savoia proprio sulla Piazza.
La maledizione di Piazza del Plebiscito
La Regina Margherita di Savoia, una volta al mese, concedeva ad un prigioniero l’opportunità di salvarsi la vita a patto, però, che superasse una prova diabolicamente partorita dalla mente della regina stessa: al malcapitato veniva ordinato di bendarsi gli occhi e di passare tra le due statue equestri posizionate esattamente al centro della piazza partendo dalla porta del palazzo reale, posizionata in corrispondenza dello spazio compreso tra le statue.
A causa del terreno irregolare e pendente e della mancanza di equilibrio per via della benda sugli occhi, nessuno superò mai la prova. Per riuscire a camminare in linea retta in assenza della vista ci affidiamo ad altri sensi, che, però, vengono confusi sia dai forti rumori provenienti dalla folla che assisteva strepitante allo spettacolo, sia dall’incredibile ampiezza di Piazza del Plebiscito, motivo della dispersione del suono.