In merito alla questione della farina di grillo e degli insetti in cucina è intervenuto il cuoco Joe Bastianich che ha parlato in una intervista al quotidiano “La Repubblica”
In questo momento non li considera un piatto che possa emergere. Almeno per il momento visto che vede per loro un grandissimo futuro. Questo è il pensiero che arriva dal noto cuoco e personaggio televisivo Joe Bastianich. Uno dei giudici del programma “Masterchef” ha rilasciato una intervista ai microfoni del quotidiano “La Repubblica” in cui si è espresso in merito alla questione della farina di grillo e degli insetti da utilizzare in cucina.
Dal punto di vista gastronomico, quindi, non li vede ancora come un grande appeal. A livello globale, per quanto riguarda l’alimentazione del futuro, allora dà il suo definitivo “via libera”. Proprio la scorsa settimana, durante il noto programma di cucina, ha scelto tre piatti. Uno di questi era proprio a base di farina di grillo.
Joe Bastianich sulla farina di grillo: “Sarà il futuro? Chi lo sa”
Sul fatto che considera la farina di insetti come cibo del futuro fa sapere: “La mia opinione non è da chef ed esperto in materia, ma sono convinto che sarà una fonte importante di proteine sostenibili ed economiche. Una idea per nutrire miliardi di persone sulla terra, la maggior parte di loro hanno una dieta povera di contenuto proteico“.
Anche se, allo stesso tempo, dubita fortemente che possano conquistare la considerazione delle persone. Nel mondo della ristorazione ancora non convincono del tutto. Nell’industria alimentare, però, qualcosa potrebbe cambiare nel caso in cui possano essere arricchiti con delle farine proteiche.
Fino a questo momento non conosce nessun ristorante importante né locale che utilizza insetti o farina di grillo come cibo. Segno del fatto che difficilmente può inserirsi nelle abitudini di una persona che è abituata a mangiare tutt’altro. In conclusione, però, gli è stato chiesto che di insetti (nei suoi tantissimi viaggi) ne ha mangiati eccome. Tanto da fare esempi a Singapore e Kuala dove mangiano insetti fritti o disidratati. Anche se, ci tiene a precisare, fa parte della loro cultura.
Difficilmente pensa che possa diventare una moda nel nostro Paese: “Se qualcuno dovesse trovare delle soluzioni gourmet allora è un altro discorso, anche se al momento mi sembra che sia più da considerare come una soluzione globale che altro“.