Serie Tv, i personaggi che sono stati fatti morire troppo presto: pubblico in rivolta

In alcune serie tv, personaggi di spicco, a cui magari c’eravamo affezionati, sono stati fatti morire troppo presto rispetto all’andamento della fiction.

Quando si guarda una serie tv, di solito ci si deve munire di fazzoletti per asciugare le lacrime. Infatti, specialmente in quelle che arrivano direttamente dagli Stati Uniti, il dramma è dietro l’angolo, soprattutto con morti che nessuno avrebbe mai pensato di dover guardare. Un caso emblematico è sicuramente quello di Marissa Cooper, interpretata da Mischa Barton, in The Oc, lasciata morire alla fine della terza stagione in maniera piuttosto cruda per gli spettatori.

Serie Tv, i personaggi che sono stati fatti morire troppo presto: pubblico in rivolta
Mischa Barton (Foto Ansa) – napoli.cityrumors.it

Non c’è però solo la rampolla di Newport Beach ad averci sconvolto, ma anzi: una lunga schiera di scelte, che potremmo definire discutibili, ha per forza di cose stravolto le nostre fiction preferite, con personaggi che magari avrebbero potuto dare di più nel corso delle stagioni successive, o ci avrebbero fatto emozionare ancora. Ecco, una brevissima carrellata di quelle che sono state le morti più inaspettate e discusse delle nostre serie tv amatissime.

Da Viola di Mare fuori a a Shane di The Walking Dead: quando le morti dei personaggi nelle serie tv arrivano troppo presto

Partiamo da casa nostra, e nella fattispecie da Mare fuori, amatissima fiction Rai che ripartirà dal primo febbraio su RaiPlay. Nell’ultima puntata della terza stagione – che definire straziante è un eufemismo -, gli autori hanno deciso di farci dire addio al personaggio di Viola, interpretata da una bravissima Serena De Ferrari. Al di là di come sia avvenuta la morte, è proprio la decisione di lasciare andare via una protagonista che avrebbe avuto ancora tanto da dire e da raccontare nel ‘suo mondo tormentato’ che stona un po’. E non è stata neanche l’unica a salutare prima del tempo.

Da Viola di Mare fuori a a Shane di The Walking Dead: quando le morti dei personaggi nelle serie tv arrivano troppo presto
Serena De Ferrari (Foto Ansa) – napoli.cityrumors.it

In Grey’s Anatomy di attori che hanno lasciato la serie prima che si concludesse (non l’ha ancora fatto, in effetti) ce ne sono a centinaia – anche a causa di una punta di sadismo da parte della sceneggiatrice, Shonda Rhimes. Sarah Drew, che impersonava April Kepner, ha spiegato che la sua dipartita nella 14esima stagione della fiction è stata resa necessaria dal fatto che non ci fosse più spazio per il suo personaggio. E i fan non l’hanno presa affatto bene.

Anche in The Walking Dead, che pure ci ha abituato alle morti, ce n’è una che stona più di tutte: quella di Shane, quello che era il migliore amico di Rick, poi trasformato in acerrimo nemico, viene fatto fuori dopo due stagioni senza che il loro rapporto sia stato approfondito, e magari anche migliorato. Bene non è andata neanche al personaggio di Peter Stormare in Prison Break: John Abruzzi, pur fondamentale nel piano di fuga di Michael Scofield, viene fatto morire quasi senza senso. Ancora morte. Inspiegabile e deludente quella di Mitch, ovvero Steve Carell, ovvero colui che ha dato il via alla storia, in The Morning Show.

Ma c’è anche chi non muore ma si trasferisce troppo presto per gli standard dei telespettatori, e questo è il caso di Henry Ian Cusick, che ha detto addio a Scandal già nella prima stagione per andarsene a Boston o Salvatore Romano di Mad Men. Da personaggio interessante e complesso, ha lasciato dopo tre stagioni perché è stato licenziato dalla ditta in cui lavorava per aver rifiutato delle avance di un cliente, e non si è fatto più vedere.

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